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CB ANTEPRIMA • The Great Wall

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The Great Wall
Trama: Cinesema

Pochi altri film si raccontano da soli come questo. Cioè le cose che si possono dire sono tutte contenute nel progetto: un film con un budget multimiliardario di yen con UNA star americana (più un vecchio Willem Deforme e un rampante bellimbusto che viene dalle serie TV) e tutto il resto CINESE! CINEMA CINESE! Da oggi possiamo dire, al posto di "un'americata" anche "una cinesata" parlando di un film. Che comunque la valenza è uguale di tutto il resto, dal mondo della moda alla tecnologia: una copia di una copia.
Il film racconta di questa leggenda per cui la Grande Muraglia è stata costruita per tenere fuori dei mostri cattivissimi che vogliono attaccare il rigole e la virtù del popolo cinese: gli americani.
Però Matt Damon fa breccia nella Grande marmaglia e partecipa al primo film veramente blockbusteroso dei cinesi, un film che vuole fondere l'azione e gli effetti speciali tipici dei filmastri americani da centro commerciale al fatto che ora i cinesi vanno più al cinema degli americani.
La cosa che ci colpisce è che ci sta Matt Damon. A parte che era già tutto scritto in Team America:
ma di che ci stupiamo? A parte che non è il primo. Ma comunque mai sottovalutare il potere dei soldi. Mai. Li Soldi Mai. Vedi, pare proprio un nome cinese.
Allora Matt Damon! è un mercenario (intendo nel film, non come attore che cede agli yen e va a fare film cinesi) che arriva in Cina (!) e a una certa si trava davanti questa muraglia. Sopra la grande muraglia ci sta la grande armata cinese, e tutti si stanno cagando sotto preparando per un terribile attacco che sta per arrivare, ancora non si capisce di cosa.
L'armata cinese è composta da combattenti rossi
combattenti blu
e combattenti gialli
che vengono lanciati a frotte a morire contro i nemici. Ogni gruppo di soldati ha il suo comandante col suo bel colore sgargiante addosso e la sua abilità. Dimmi se non sono Pikmin! Pure gli stessi colori...
Però hanno delle armature più fighe dei Pikmin. Sembrano un mix tra i Power Rangers e i Cinque Samurai. Sì ecco i costumi e tutta l'oggettistica di scena mi è piaciuta. Belle cinesate.
Deer Corps. The legendary protectors of The Great Wall.Bear Corps, masters of close-quarters combat.
Tiger Corps, sharpening the army’s claws.Eagle Corps, precise and cunning.
Una volta ci sono andato in Cina e stavo nella Città Proibita e io:
- Certo oh sembra tutto molto nuovo. Tenuto benissimo. Questi colori sui tetti, le statue... sono così accesi...
- Sì perché qui ogni tot anni ridipingono tutto.
- Ah ok ridipingCOSA?! MA COME RIDIPINGONO LE COSE DI MILLE ANNI FA?!
E insomma se entri nella mentalità cinese, tutti quei colori sono anche divertenti. Guarda che è solo Game of Thrones colorato con gli Stabilo Boss.
I cattivi da sconfiggere sono MOSTRI, che ogni 60anni si svegliano a vanno a mangiare i cinesi. Li capisco, quando ti viene voglia di mangiare cinese non c'è pigrizia che tenga, devi mangiarlo.
I mostroni sono in computer grafica e arrivano tramite un utilizzo smodato di copia/incolla che manco i cavalli di Mulan o le navi di Troy. Che poi non sono bruttissimi eh. Cioè sono brutti
ma sono carini. Vabbé.
Segnarsi per gli Award il megatrend MOSTRI. Non parlo di mostri interiosi o "i mostri siamo noooi", parlo proprio di animaloni schifosi pieni di zampe e denti affilati. Abbiamo avuto The monster e stanno arrivando questo e questo. Mostri, mostri a perdita d'occhio. Il tuo.
Comunque penso di non aver mai visto Matt Damon recitare tanto svogliatamente. ll fatto è che dentro questo film ci sono delle star che in quanto a numeri Matt Damon se li sogna, secondo me doveva fare a star americana e invece s'è sentito mezzo uno sfigato.
Tipo questo ragazzino qui
dice che è una megafantaipergigastar, proprio che in confronto Leo DiCaprio in età Titanic era meno famoso di me sull'internet, e in Cina lo osannano. Proprio frotte di ragazzine adoranti appena muove un passo.
Certo i cinesi hanno strani gusti in fatto di uomini. Sono sbagliato io se penso che un uomo debba essere più simile a questo
che a questo?
Chissà.
Insomma a questo film gli si vuole più male o più bene? Ma non gli si vuole niente. Ok s'è preso il Broccolo, ma solo perché subito dopo ho visto Logan e non è che posso regalare Chicken a tutti. Sto diventando troppo bono. Fatto è che seppure diverte mentre lo vedi, proprio non lascia nulla, manco quella pena che fa un film come Warcraft (altro film che in Cina ha guadagnato fantastriliardi). Insomma The Great Wall si rompe subito, come le cose che compri dai cinesi.
Comunque Pedro Pedro Pedro da Santa Fè (che ricordate in Game of Thrones e Narcos, giusto?) è un fico:
lo dice pure la Regina Lannister che infatti ci ha fatto del sesso e dei figli.
E io che pensavo che questo film parlava della leggenda di quello che ci è passato attraverso:

Bonus: Tom Hiddleston che non c'entra un piffero col film ma corre sulla muraglia
PS: NONE! NON CI SONO ANDATO sULLA MURAGLIA DIO SANTO POSSIBILE CHE OGNI VOLTA CHE DICI CHE SEI STATO IN CINA TI CHIEDONO DELLA MURAGLIA!!! Poi madonna che avrà mai di speciale ora che l'hanno trasformato in un Aquafan

OSCAR 2017 • Vota e [non] Vinci

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La vedete questa gif qui sopra? L'hanno fatta
DANIELE SIMONELLI (le illustrazioni) 
e
 MATTEO GOI (l'animazione)
Quando me l'hanno mandata io mi sono veramente inviperito! MA IO DICO! NON SI ERA DETTO CHE DOVEVATE FARE UNA COSA TANTO FICA quando vi ho coinvolto per fare l'illustrazione di copertina per il form annuale dedicato agli OSCAR! NON ERANO QUESTI GLI ACCORDI! GRAZIE TANTE! Grazie per farmi sentire del tutto inadeguato! Ma guarda questi, gli chiedi una cosa gratis e loro te la fanno anche STUPENDA! E la animano pure! Ma non "animano" tipo le gif a due frame che faccio io, no, loro fanno il CARTONE ANIMATO che se metti la musica sotto, tipo che ne so, QUESTA, va pure a tempo.
Io veramente non so più che fare con questi artisti...
Allora. Come ogni anno dal 2012 [prego Mario Bianchi]:
ecco a voi il modulo per gli Oscar VOTA E [non] VINCI di ChickenBroccoli, l'unico modulo con una copertina illustrata bellissima e il resto quasi illeggibile.
Quest'anno, sull'onda della furberia dell'entusiasmo per LA LA LAND, ci siamo dati alla grafica tutta bella Sixties! Va' che robina:
Non fa sempre un po' paura vedere come gli anni si accumulano qui e tu non ti ricordi manco chi ha vinto l'oscar come Montaggio Sonoro nel 2012? A me fa sempre una certa impressione quando arrivano questi appuntamenti annuali (gli Oscar, gli Awards, il post estivo, la visione annuale di The Mist) perché stanno diventando tanti (anche se mai troppi...)... 
Ma bando alle solite inutili somme sull'onda dei ricordi da vecchio rincitrullito che ormai mi prendono sempre più spesso (pensa quando arriveremo al Decimo anno, che peraltro corrisponderà ai miei 40 anni. Paura eh?), vediamoci TUTTI i candidati nella solita foto di rito che mi piace sempre perché penso "pensa se crollava il tetto proprio in quel momento, finiva mezzo cinema oh". Eccola:
(QUI la trovi proprio gigante)
Vengono fuori sempre tante cose da dire guardando questa foto annuale 
• Pharrell ma come cazzo ti sei vestito? Ma che pensavi di andare a buttare la spazzatura? Ma insomma!
• Quanto è fico Casey Affleck?
• Denzel Washington e Mel Gibson sono delle sagome di cartone? Per forza.
• Matt Damon l'hanno lasciato chiuso dentro lo scorso anno ed è rimasto pure in questa? Per cosa sarebbe candidato, non certo per il film cinese.

• Ma se io non riesco a organizzare una cena con due amici e sono circa due anni che ci diciamo "oh giovedì cena cascasse il tetto!" e poi alla fine uno dei tre matematicamente dà buca, ma loro come DIAVOLO fanno ogni volta a mettere insieme così tante persone che, immagino, hanno molto da fare tipo nuotare nelle loro piscine o lucidare oscar precedentemente vinti. Un inferno per organizza 'sta foto.
• Emma i tuoi occhi li ho visti anche senza ingrandire.
• Non avrebbreo dovuto riesumare la salma di quello morto 15 anni fa e candidato per Barriere un tantinello in ritardo?
Infine, per darvi un po' la bussola di quelli da NON votare, come al solito vi metto link di tutti i film che hanno almeno una candidatura, perlomeno quelli già visti e recensiti da me (ovviamente male, mica sono SImonelli e Goi io! Ma guarda te, quei due, non mi ci fa pensa'...)
Io come al solito non vedrò la nottata (che bello quell'anno che non lavoravo e ho potuto vederli e commentarli in diretta. Da sotto quel ponte. Vestito di stracci. Senza cibo... al freddo... mentre anche l'ultimo fiammifero si spengeva... che bello..) ma voi che potete (stando alle vostre storie di Instagram/Facebook/oraanchesuWhatsapp state sempre in vacanza oh) scaricate il PDF spingendo il pulsante rétro qui sotto:
E votate i vostri CB OSCAR! Se volete mandarmi il form o metterlo pubblico sulla pagina FB di CB, fate quello che vi pare, tanto ormai mi sembra che SImonelli e Goi hanno dimostrato che le mie direttive valgono zero. L'ho sempre detto... Simonelli e Goi dei paesi tuoi... comunque hanno anche dei siti, mi sembra il caso di metterli (tipo gogna):
Ah, io comunque gente professionale così non la chiamo più! Non ci può lavorare con gente così brava!
BUONA NOTTE (degli Oscar!)
PS: Tornate Domenica che c'è una sorpresa.

♰ Bill Paxton ♰

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♰ Bill Paxton ♰
Mi uccise un Alien.
 Mi uccise un Terminator.
Mi uccise un Predator.

CHICKENBROCCOLI CULT POSTER • La La Land by Maddalena Cerrai

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E IL MIGLIOR FILM È LA LA LA... ah no. È Moonlight... Intanto però il film danzerino si porta a casa 6 statuette e anche se da oggi in poi sarà scherzato tantissimo per il clamoroso errore di qualche ora fa, a noi La La Land continuerà a piacere da matti e a farci credere che ballando si può affrontare tutto, anche le delusioni più cocenti, tipo chessò, quella di salire sul palco del premio più importante di tutti, agguantare l'Oscar e doverlo dare al film dopo. 
Per festeggiarlo degnamente io e la stilosissima illustratrice Maddalena Carrai abbiamo realizzato questo fantastico poster! Secondo me è un premio migliore dell'Oscar.
Mia e Sebastian uniti e divisi da una platea, forse nel poster le cose andranno diversamente che nel film? A voi deciderlo.
Potete acquistare il poster sul CHICKEN BROCCOLI SHOP 
spingendo a tempo di musica questo pulsante:

Naomi Wattsup

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Shut In
Trama: Sciatt In

La carriera di Naomi Watts è una montagna russa.
È piena zeppa di cose belle quando non bellissime (Mulholland Drive, La promessa dell'assassino
(me lo chiedo ogni  mattina)
The Ring (ahò a me m'è piaciuto), 21 grammi, The Impossible, Birdman, Demolition) e la MERDA. Non dico qui film bruttini fatti tanto per farli che comunque li fanno tutti gli attori o per rimpinguare il CV o per racimolare quanto basta per rifare la tappezzeria della stanza da letto, della quarta stanza da letto, intendo proprio LA MERDA.
The international, Movie 43, DIANA! Come scordarsi di Diana... Divergent... e ora questo Shut In, forse il più basso gradino della sua carriera. Non ok Diana è il più basso, ma questo è qullo subito sopra.
Naomi è una psicologa infantile (nel senso che cura i ragazzini non che è infantile lei) che riceve i pazienti a casa perché si è dovuta accollare il figliastro adolescente con la faccia da pazzo
dopo che il suo ex-marito è morto in un incidente stradale in cui è rimasto coinvolto anche il figlio che appunto adesso è ridotto una pianta grassa
non so voi ma io già mi sono perso.
Insomma questi abitano in questa casa isolatissima che rimane ancora più isolata per colpa di una bufera di neve (certo furbo vivere col tuo figliastro ficus benjamin in una casa a mille chilometri dal centro abitato più vicino. Chi è il tuo agente immobiliare, STEPHEN KING?!) e Naomi inizia a fare brutti sogni.
A un certo punto uno dei ragazzini problematici che Naomi ha in cura (te lo ricordi quello di Room e di Somnia? Lui, che è già candidato a diventare il nuovo Haley Joel Hosmet, tanto caruccio da piccolo, tra 15 anni lo ritroviamo nelle liste web tipo "10 children actors once pretty now shit like wrost shit in the world of shit".) problematico pure lui, infatti è muto per non ricordo quale dramma e lui non lo dice (!).
Insomma se non hai un problema non avevi posto nel film.
Ad un certo punto 'sto ragazzino, che si era molto affezionato a Naomi, si perde, non si trova più, e in contemporanea Naomi inizia a fare sogni strani tipo che questo ragazzino è a casa sua (indovina un po'...).
MA ATTENZIONE!!! PROPRIO QUELLO CHE LA FACCIA DA PAZZO DI PRIMA VI HA FATTO PENSARE POTESSE SUCCEDERE, SUCCEDE!
Infatti il figliastro era un finto filodendro e fingeva cactus sin dal momento dell'incidente solo per farsi fare il bagnetto da Naomi.
La famosa sindrome di Edipastro (essendo i figliastro...)
Da quando arriva questo turning point il film diventa meno movimentato di quando il tizio imitava uno spatifillo:
Diventa in pratica un home invasion con Naomi che scappa, l'ex ragazzo felce che la insegue non si capisce se per scoparsela o ucciderla, probabilmente entrambe (non chiediamoci quale delle due cose per prima), e TA-DA! anche il ragazzino muto è in giro davvero per la casa.
Insomma la fiera delle stronzate tutte belle inzeppate in un film fatto con due lire, peraltro tutte spese per la neve finta.
E pensare che la sceneggiatura era in un roba che si chiama Black List, che è una zona grigia nell'iperspazio di Hollywood che raccoglie tutte quelle sceneggiature che nessuno vuole fare e ogni tanto tramite votazione (probabilmente del Gran Consiglio delle Piante d'Appartamento) ne pescano una e la fanno davvero. Film come The Millionaire, Il discorso del Re, Il caso Spotlight, Revenant erano in quella lista. Evvabbéddai, non ti può dire sempre bene quando peschi dal mucchio.
Factoid: Shut In è quel film che ha fatto cambiare il titolo in Intruders a un altro film che aveva la sola colpa di avere attori meno famosi o forse quella di essere nettamente più fico. 
Non è giusto! Al limite avrei chiamato questo Shut (the fuck) Up! Io so i Naomi.
C'è in giro una locandina "sincityata" che mi chiedo veramente a chi è venuta in mente. A un bonsai?

LE PRECENSIONI • Episodio#1

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L'ABBIAMO FATTO DAVVERO! 
Io e la compare Alabama (la stessa che ogni due anni si degna di scrivere qualche articolo su quegli assurdi film giapponesi) abbiamo iniziato il nostro personalissimo podcast.
Si chiama LE PRECENSIONI e come dice la parola stessa è un podcast di recensioni fatte prima di vedere i film (almeno la maggior parte delle volte, c'è sempre la componente Anteprima).
In pratica ci siamo noi due che (stra)parliamo dei film in uscita in settimana per tutto il tempo, una roba imprescindibile per scegliere cosa andare a vedere o meno.
Abituatevi che nei nostri sogni c'è che almeno una volta a settimana ne esce uno e io mi risparmierò qualche recensione scritta! Ad esempio se volete sapere cosa penso di LOGAN ascoltatevi le PRECENSIONI fino alla fine.
D'altronde che altro avrete di meglio fare per i prossimi 40 minuti non lo posso immaginare.
Io consiglio di spingere PLAY e metterlo come sottofondo di qualsiasi cosa stiate facendo, funziona se state lavorando, se state correndo, se state cucinando. Forse funziona anche se state facendo roba, potrebbe ravvivare il rapporto.

In questa puntata i film in uscita tra il 1° e il 2 Marzo 2017:
BUON ASCOLTO!

Sangue di Colonia

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Colonia
Trama: Colonia infiammata

Vi pensavate che una volta iniziato il podcast avrei lasciato perdere le vetuste recensioni scritte che faccio da OTTO anni e non avrei parlato e fatto altro eh?
E AVEVATE RAGIONE! 
HEY! Io e Alabrava abbiamo iniziato un podcast! Si chiama LE PRECENSIONI e le ascolti su SPREAKER (dopo un tentativo assurdo di video su Vimeo abbiamo provato a googhellare "dove mettere un podcast" e thò, c'è un sito fatto proprio per quello ma guarda se ne inventano una più del Diavolo questi di Internet).
Insomma, come se non fosse abbastanza chiaro dal bofonchio registrato, da qualche tempo le recensioni scritte, perlomeno alcune recensioni scritte, mi cominciavano a stare un po'"qui"... "qui"... vedi dove "qui"... guarda avvicinati che vedi meglio... ecco, stanno proprio "qui". Sì è molto affolato, ci stanno tutti gli ovosodi che non vanno né su né giù.
Quindi ARIA FRESCA! SVECCHIUME! COSE NUOVE! PODCAST! IL FUTURO! (oh. ho aperto un blog sito l'anno in cui morivano tutti, ovviamente apro un podcast quando è già cosa vecchia, evvabbéddai).
Insomma LE PRECENSIONI già dalla prima puntata ha sortito l'effetto sperato: ora scrivere di LOGAN o di La legge della notte (che ho visto entrambi in anteprima e che avrebbero meritato recensioni pazzeschissime) mi va meno che zero. 
Ovviamente questo ha aperto in me una voragine di paranoie, la più grande delle quali è "ma poi lo devo mettere il film di cui parlo in TUTTI I FILM?"... vedrò dopo venti nottate insonni a pensare a questa cosa importantissima cosa mi dirà il cuore*.
Quindi per ora va così, alcuni dei film visti ve li sorbite nel podcast direttamente sparati nelle orecchie. Una bella tortura, che nel caso di questo film capita proprio a fagiuolo.
Infatti per rassicurare quelli di voi che non vogliono perdere l'onore e l'onere di leggere invece di ascoltare CB (e i sordi, ovviamente), facciamo la recensione pazzesca di Colonia, un film in cui Hermione Granger recita molto male (inizio a dubitare seriamente delle sue doti. Ha la sindrome Kristen Stewart in questo film) in compagnia di Daniel Bruhl (non so fare la u coi puntini, immaginateli), uno che non invecchia MAI.
Invece Hermione cresce e tu che te la ricordavi così

e te la ritrovi cosà

ah no, te la ritrovi cosà che gira per casa tua con la tua camicia e veramente chi ti ha detto che potevi prenderla vabbéperstavolta passi
Il film è l'ennesimo STORIA VERA (ennesimo! no ma basta davvero, siete riusciti a farmi aprire e chiudere una rubrica per sopraggiunta noia! a me! non era mai successo...) che racconta una porzione di storia cilena durante la dittatura di Pinochet (vi prego qualcuno mi faccia smettere di pensare a lui vestito Pinocchio ogni volta che nomino Pinochet. Oppure no...): ci stava questo posto chiamato Colonia Dignidad. 
Diapositiva

Ed è subito Arbeit Macht Frei. Infatti in questa colonia non ti profumavano tutto come lascerebbe intuire in nome, ma anzi era un di campo di prigionia brutto nascosto da villaggio Valtour bello, dove all'esterno era tutto perfettino, tutti vestiti come tirolesi, uomini al lavoro, donne al lavoro, tutti pettinati e sorridenti, poi invece era un lager con tanto di torture (fisiche e verbali, ma più fisiche), soprusi, omicidi. Un posto orrendo. Insomma avevano esportato i lager. Tutto vero.
Insomma Daniel, rivoluzionario innamorato, finisce a Colonia come sovversivo. Emma, fotografa innamorata, entra a Colonia volontariamente per salvarlo. Lo trova frantumato di botte che per salvarsi finge di essere diventato ritardato per colpa dell'elettroshock (eh?).
I due, dopo averne subite della qualunque, organizzano una fuga un po' rocambolesca con tanto di passaggi subaqqui! e un inseguimento all'aeroporto che ricalca quasi pari pari la scena finale di Argo, ma con un decimo del patos.
Nel film si respira l'atrocità che gli ospiti di Colonia Dignidad hanno subìto in quel luogo per nulla ameno, e la cattiveria pazzoide del suo direttore, 'sto maledetto qui:
interpretato dall'attore più viscido che esiste, Michael Nyqvist (porello, condannato a queste parti, forse anche colpa del cognome), che comunque è quello che funziona meglio

Il tipo aveva creato un clima da Setta (le Sette vanno molto negli ultimi due anni, arrivato a sette faccio la lista) in cui lui era gran visir maestro capo che faceva e disfaceva e decideva per la vita degli "ospiti", tutto con l'agida di Pinocchiet, alla fine la questione "storia d'amore" rovina un po' tutto. Colonia racconta l'ennesima pagina storica veramente molto brutta, ma lo fa concentrandosi sull'amore di 'sti due con un piglio troppo romantico e francamente è il filtro sbagliato da cui guardare. 
Insomma secodo Colonia l'amore è più forte anche della dittatura di Pinochet. Tiè. Ma se ripenso a un film come Garage Olimpo (stessa geografia, stesso contesto storico, anche con sfumature romantiche, ma tutto altro spessore), non c'è proprio paragone. E per quanto riguarda le Sette recuperare Martha Marcy May Marlene, quello sì che fa paura.
Ah, l'essere umano, che meraviglioso abitante di questo pianeta, quante belle storie di atrocità regala ogni giorno. Se ti metti a cercare trovi fatti terrificanti di violenza e soprusi in ogni parte del mondo, in ogni epoca, in ogni estrazione sociale, in ogni. Ma quando fanno un film che racconta l'estinzione?
Comunque, a proposito di Emma, tra una settimana ci andiamo a vedere La Bella e la Bestia. Se avete dato un'occhiata al pupazzo di Emma c'è da chiedersi chi è la bestia del titolo

White Obama e la Bestia. 
*ovviamente metterò il link alle PRECENSIONI dei film che ho visto. Sèplufasil. Io che parlo di una cosa terribilissima come Colonia Dignidad e in realtà penso solo al podcast la dice lunga su quanto mi ha colpito nel profondo questo film.

Crudeli Demon

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The Neon Demon
Trama: Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che uccide

Finalmente ho visto Neon Demon e alla mia faccia gli è presa per tutto il tempo una paresi esattamente a metà tra lo stupore estasiato che assunse nel vedere (e rivedere) Drive e quell'espressione riassumibile con "ma che è 'sta merda" raggiunta quella volta che ero solo io e al cinema da soli a vedere Solo Dio perdona.
Detta così sembra proprio una faccia distorta in un'espressione imprescrutabile, invece man mano che il film procedeva, e io riprendevo le misure col cinema di Refn (lo stesso che mi ha frantumato i coglioni con Vhallhala Rising, ci ho messo due anni a ritrovare tutti i pezzi e rimontarli insieme col bostik), diventava una faccia quasi felice.
Sì perché Neon Demon è la purezza di Refn. Refn ha raggiunto il suo stato dell'arte. Visto Neon Demon niente sarà più lo stesso. La sua consapevolezza è definitivamente la nostra consapevolezza: Refn è questo e questo soltanto. Se ti piace, amerai ND, è la summa del suo stile. Se lo odi e lo reputi un coglione manierista, ND ti darà la conferma definitiva. Un po' come per Wes Anderson quando vedemmo Grand Budapest Hotel. Ormai il ragazzo è diventato uomo. Se poi quell'uomo ti piace o meno, fatti tuoi.
Il manierismo, la perfezione, la bellezza fotografata piuttosto che filmata (quanto gli piacciono le riprese luuuuuunghe a Refn, non si sa), la messa in scena prima ancora della storia, il sospeso prima dell'agito, i neon che come luci nella notte ci attirano come farfalle e poi ZZAP, cadiamo a terra elettrizzati, la bellezza esteriore che corrisponde sempre all'atrocità interiore: le tematiche di Neon Demon, e il modo di raccontarcele, sono già tutte nella stupenda locandina (stupenda sì, anche se metterci i neon è sempre una certezza).
Neon Demon è tutto quello che potrebbe essere IL film di Glamorama, il libro di Breat Easton Ellis sul mondo della moda (e del terrorismo), un mondo "vacuo vacuo in modo assurdo".
Prendete Zoolander, rivoltatelo come la prima scimmia che fa il teletrasbordo ne La Mosca (ricordate che fine fa?) e avrete Neon Demon: la bellezza fashion delle modelle nasconde un'invidia capace di distruggere l'innocenza vergine dell'ultima arrivata, che con la sua eterea fanciullezza conquista gli sguardi di tutti.
Fate nelle copertine patinate, streghe (letteralmente, il trend continua...) dentro, pronte a farsi un bagno di sangue di vergine pur di rimanere belle per sempre.
Neon Demon è un horror a tutti gli effetti, perché scorre molto sangue, ci sta gente che mangia bulbi oculari, ci sono streghe che fanno riti propiziatori, ci sono assassini che si nascondono nell'ombra e sul finale le ragazze corrono in magioni vuote e paurose con dei coltellacci in mano. 
C'è molt(issim)o del Dario Argento originale nel film - Refn ha pubblicamente dichiarato il suo amore per Argento, visto che peraltro sta ripresentando in giro per il mondo i suoi primi film. Refn fa quello che fecero i registi di Amer e che hanno fatto film come Berberian Sound Studio, cioè rifare un horror con quel sapore antico, rifarlo quasi scena per scena. Un esempio: 
Suspiria
Neon Demon
e poi ci sono puma feroci che appaiono nelle stanze di motel, fotografi che nel "modellarti" sembrano masturbarsi ossessivamente, musica anni 80 (c'è anche molto Lynch e un po' di DePalma).
Una cosa molto giusta che si può fare, una cosa che faccio sempre ma che questa volta è più giusta di molte altre volte, è mettere una sequela di gif del film, perché quasi nessun altro regista riesce a creare delle scene così perfette da trasformare in microfilm (quello che effettivamente sono le beneamate gif) come Refn
The Neon Demon (2016)


(e la Beecroft che dice?)
Neon Demon ricopre i corpi in putrefazione di polvere d'oro e fiumi di sangue (e la scena della doccia), è l'adagio "eros e thanatos" fatto film.
Ci metterete un po' - un bel po'! - ad entrare nei tempi del film, ma alla fine ne uscirete meno innocenti nel dire "che bella questa, che fortunata, che bella vita che fa" e quando avrete tra le mani una qualsiasi rivista patinata piena di modelle e pose innaturali (quella con le mani sui fianchi e le spalle in avanti va per la maggiore) non potrete fare a meno di pensare a quale strada hanno intrapreso per arrivare fino a lì. 
Tipo cosa nasconderà questo servizio bellissimo?
L'abbiamo già detto che Refn ha questo problema agli occhi che gli fa vedere il mondo o blu o rosso?
E poi c'è Elle Fanning 
(sorella della ormai meno famosa Dakota, chi l'avrebbe detto... 2017 anno di fratelli minori che vincono gli oscar e fanno dodicimila film all'anno e quelli maggiori che stanno a guardare) che è il corrispettivo femminile e perfetto del Gosling di Drive, modellata da Refn come vera musa
capace di farti sentire in imbarazzo nel pensare contemporaneamente "madonna che je farei" 

e "oddio ma quanti anni ha? sono legali i pensieri sudicelli che ho appena fatto? Chiamate la polizia, mi dichiaro colpevole!"

Credo che l'agenda della Fanning abbia preso fuoco da sola nel biennio 2016/2017: Neon Demon, La legge della notte, Ballerina, 20th Century Woman, poi arrivano il nuovo della Coppola, quello su Mary Shelley,  quello sugli alieni e altri due amorosi. E Dakota dove sta, con Ben in terapia?
Per chi ha visto il film o per chi lo vedrà c'è questa gif che fa esplodere la testa:
Occhio (!) a vedere il film a stomaco vuoto.
Illustraneon:
Beauty isn´t everything



SIAMO SERIAL • Giovanni Ribeasy

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Sneaky Pete • Stagione 1
Trama: Giovanni decollato

Perché ti piaccia Sneaky Pete bisogna che ti piaccia moltissimo Giovanni Ribisi. 
E a me piace moltissimo, da sempre. 
Perché Ribisi non è annoverato tra gli stragrandi non lo so. C'ha 'sta faccia strana, 'sta vocina acuta, ed è sempre bravissimo a fare quello che una ne fa e milleducento ne pensa. Quello stronzetto ma non cattivo fino in fondo, quello che ti frega ma è più colpa degli eventi o addirittura più colpa tua che sua.
Poi bisogna che ti piaccia anche molto giocare con la fantasia e pensare che il Bryan Cranston della serie

cattivissimo boss (molto gigione) che tiene in pugno il gioco d'azzardo clandestino di New York, altri non è che un redivivo Walter White che finalmente accetta la sua posizione di kingpin e senza più moglie e figli tra i piedi diventa il vero boss che ha sempre meritato di essere.
Poi ti devono piacere molto i film di truffa, perché Sneaky Pete è a tutti gli effetti un telefilm di truffa e di truffatori, quelli che lo fanno per lavoro, come Ocean o Will Smith in quel film, quelli che chiamano le truffe col nome (facciamo "Il numero del Turco", o "Andata e Ritorno", o che ne so, "gli hai fatto un doppio Valentine"... cose così), che però - non si sa come, ma ci riesce - mischia tutta la struttura classica di film di mala e truffe con un'ambientazione da Otto sotto un tetto, da Gilmore Girls, da telefilm per famiglie con la famiglia e i problemi delle famiglie che le famiglie sentono famigliari.
Infatti che succede. Allora succede che "Pete" (in realtà si chiama Marius) esce di carcere (scopriremo avanti perché ci è finito) e ad aspettarlo c'è il Boss (Cranston, anche creatore della serie) con cui ha un debito di mille soldi.
Lui scappa e si rifugia presso una placida famigliola che vive in un paese a svariati chilometri dalla metropoli, fingendosi il nipote che non vedono da vent'anni (il vero nipote, Pete appunto, era in cella con lui, ed era un dannato chiacchierone, quindi lui sa tutto di quella famiglia). Che poi la famigliola tanto calma non è, sta nei casini pure quella visto che come lavoro fanno quelli che tengono i soldi delle cauzioni dei criminali condannati. E a Marius/Pete servono proprio i soldi che stanno nella cassaforte... L'abilità di Pete nel mentire e nel mantenere il sangue freddo in ogni situazione faranno il resto.
La serie scorre episodio dopo episodio (10, seconda stagione già confermata), e anche se nessuno griderà o ha già gridato al miracolo - e già per questa mi è stata più simpatica - nessuno potrà negare che fa tutte le sue cosette per benino, aiutata dagli attori (RIbisi e Cranston, ma che vuoi deppiù) e tutte le cose classiche dei film di truffa (i tradimenti, i giochi di carte, la "stangata" finale con doppio, triplo, quadruplo colpo di scena) e di famiglia (adolescenti rompipalle, i tradimenti, i nonni saggi). Un truffatore per amico.
Una serie facile, easy, Giovanni Ribeasy, che vale di più di tante altre che tutti si affrettano a chiamare "capolavoro" e a "al terzo episodio mi è scoppiata la testa", "totale", "binge watching subito".
Ah, per fartela piacere ti deve piacere anche questa tizia qui:
ma credo non ci siano problemi su questo fronte.
Sono anche molto contento di averla vista da solo perché oltre al fatto che già non mi va più di vedere le serie in generale, sto periodo pure quelle che mi va di vedere non me le posso vedere perché 

e rosico.

CB ANTEPRIMA • Kong: Skull Island

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Kong: Skull Island
Trama: Apecalypse Kong

Di Kong ne abbiamo già avuti svariati. 
Il primo, quello originale che è sempre un pupazzetto di 30 centimetri che si credono 30 metri bello da ricordare per la sua stop-motion antelitteram.
Poi ci sono quelli assurdi giapponesi con gli uomini dentro che ti immagini ma quanti ne saranno morti dentro quei costumi? Che poi essendo giapponesi come minimo glieli cucivano proprio alla pelle e via, eri Kong per venti/trenta film senza bisogno di cambi.
Che sono poi la serie a cui più si ispira la nuova ondata di kaiju giganti targati Warner. Lo sapete bene no che questo Kong apre le porte all'universo condiviso dei mostroni, il primo sarà un film con Godzilla, poi arrivano tutti gli altri tipo Mothra e Gorat - da non confondere con quello condiviso dei mostri di statura normale della Universal, con Mummia, Dracula, Wolfman e tutti gli altri... 
Poi quelli anni 70/80, di matrice italiana e con tanto di oscar a Rambaldi
Poi è arrivato Peter Jackson col suo King Kong innamorato, non male ma con una CGI da crimine contro le scimmi e l'umanità (non per i mostri che erano pure fichi, ma totalmente assurda nelle interazioni umane, ricorderete la famosa corsa sul... nulla)
Ah, non scordiamo la clamorosa apparizione finale (proprio come un cameo degno di un film di supereroi) nel mai troppo osannato Bingo Bongo.
E adesso Kong diventa ancora più grosso, ma proprio grosso grosso grosso
E non kinkongatevi subito perché vi ho fatto vedere la gif di Kong bell'e fatto sotto il sole perché la prima cosa che si nota, nei trailer e nel film, è che non c'è nessuna intenzione di nasconderlo, Kong, anzi, passano dieci minuti di film e lui appare, grande grosso e per nulla giuggiolone, in tutta la sua maestosità pelosa. Non ci sono più quei trucchetti anni 90 e anche un po' 2000 di farti aspettare almeno 3/4 del film per farti vedere bene il mostro anticipandolo con grandi orme o rumori fuori scena - le grandi orme le hanno riservate al marketing sulla spiaggia di LA:
 
Ora mil mostro è protagonista da minuto 1.
Ecco uno schemino sulle varie dimensioni del Kong:
Kong come non l'avevamo (quasi) mai visto - come reciterebbe la frase più inflazionata del mondo - in 40 metri di possenza, 40 metri di incazzosità, 40 metri di kingosità.
Anche se Godzzy era più fico. Scusa Kongy Boy.
Ma comunque è fico pure lui dài, questo Kong, anche perché è davvero poco scimmiesco. Se quello di Jackson era proprio un gorillone oversize, questo è più un gigante umano ricoperto di peli e con la faccia da scimmia. 
Ha persino un bel culetto scolpito. (Sì lo so suona molto strano dire che King Kong ha il culo scolpito, ma vi giuro c'è proprio questa inquadratura che...) e poi proprio nelle decisioni che prende e in come combatte. Usa armi, pensa, organizza, è più intelligente della metà degli esseri umani che ci sono nel film.
E poi ditemi voi se non è umano uno che proprio come Tom in Cast Away, siccome si sente solo sull'isola, si fa il suo Wilson personale, ovviamente formato montagna:

WIIILKOOONG!!
Insomma Kong king del film, e il regista fa la scelta giusta: no spiegoni (non troppi almeno), tanta azione e ZERO e dico ZE! RO! dimensionalità dei protagonisti umani. 
Il personaggio più approfondito è il joker del gruppo (che di solito sta sempre in sottofondo no?) - uno STUPENDO John C. Reilly, ah, Reilly, che amore che sei, con la tua faccia ormai quasi più scimmiesca di quella di Kong. Ti amo. 
Brie Larson (ti amo sempre eh, anche se ora stai monetizzando l'Oscar) e Tom Hiddleston, che dovrebbero essere gli eroi assoluti del film, fanno la figura di cartonati messi lì solo per mostrare le sise (che sise!) e il fascino guascone (che fascino!)...


Tom uno di noi.
...senza che dicano un totale di 20 parole, messe insieme. Ma non duole più di tanto, la loro quasi invisibilità, ad esempio duole più quella dei vari Toby Kebell (che bell che è, sempre alle prese con le scimmia sta), John Goodman e Samuel L. Jackson (un cattivo mosso dal più profondo dei sentimenti umani: l'antipatia. Proprio che arriva sull'isola e appena vede Kong lo vuole ammazzare, così, solo perché gli sta sulle palle fortissimo, a pelle, a pelle sulle palle. Comunque molto meglio della sua partecipazione in Tarzan.), e degli altri soldati che uno dopo l'altro si fanno certi voli in giro per l'Isola, prima in elicottero che manca solo Jim Morrison e ok, ma poi scaraventati come mozziconi di sigaretta dall'altra parte della montagna da Kong o dagli altri mostroni che popolano l'isola (fichi tutti tranne quelli senza gambe che però mi servono per il trend di fine anno sui mostri). 
Strano a dirsi ma non c'è la Cavalcata delle Valchirie, qui partono solo i Creedance Clearwater Revival (ne usano mezza discografia) perché se non usi i Creedance Clearwater Revival in un film in cui c'è di mezzo la guerra del Vietnam sei un cretino

L'isola, la natura, KONG meet LOST;  in questo KK non ci sono palazzi e grattacieli, qui è tutto combattuto (combattutto, quindi) nella vegetazione selvaggia.
Il film è veramente Apocalypse Now rivisitato in chiave mostrona (e già ne avevamo avuto un assaggio, di scimmia apocalyptica). Non a caso:
con aggiunta di tanto umorismo cazzone, alle volte se non stai attento lo confondi con Tropic Thunder per quanto non si prendono sul serio. D'altronde il clima sul set era abbastanza chiaro dalle foto social:

Il tutto tinto di una fotografia ipersaturata. Ci sono scene degne di un trip di acidi, in quanto a colori, tipo la scena dello scontro nella nebbia arancio e verde


Gorilloni nella nebbia acida.
Se lo prendi dal verso giusto ti diverti un mondo. Anche se ribadisco che Godzilla era meglio. A me questa cosa dei multiversi comunque a me mi piace! Oh! Voglio tantissimi multiversi! 
Attendiamo Godzilla vs Kong. UNIVERSO KONGDIVISO! Intanto è già trapelato uno screen test 

E poi l'universo mostri grossi si mischia con quello Marvel in questa modalità supernerd che sfida le leggi della logica ed è impossibile che non ti faccia un po' gasare:
Un'altra cosa che sfida le leggi della logica sai qual è? La barba del regista.
Comunque questo post adesso finisce improvvisamente perché è inutile che scrivo le cose e poi le devo ripetere da capo domani nel podcast LE PRECENSIONI! Il nuovissimo PODCAST di ChickenBroccoli e Alabama! Tornate domani per il resto della recensione, grugnito come uno scimpanzé.
Per ingannare l'attesa facciamo proprio come avevamo fatto per quell'altro amorino formato palazzo (Godzy) e mettiamo qualche bella locandina assurda di tanti anni fa. A partire però dal clamoroso poster jappo 2017:
Non ha nulla da invidiare a quelli vecchi:

Sì sono in altissima risoluzione per farci quei poster da mettere in casa e fare quelli un po' esperti e simpa che si appendono i poster di film sconosciuti per fare colpo sulle ragazze. Le famose Queen Kong
Comunque scoprire l'esistenza di una Queen Kong apre nuovissimi spiragli sul futuro del franchise con Kong arrapatissimo così
fa di tutto per rimorchiarla. E poi ovviamente se la cucca Godzilla perché alle ragazze piacciono i lucertoloni.
Io intanto ci ho rimediato una maglietta, stranamente indossabile

Voi preparatevi per il poster di King Kong targato CB che arriverà ad aprile (king spoiler)!

LE PRECENSIONI • Episodio#2

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L'ABBIAMO RIFATTO DAVVERO!
Abbiamo registrato una nuova puntata de LE PRECENSIONI DI CHICKE.. ah no.. DI ALABAMA E CHICKENBROCCOLI! (Qui conta l'ordine alfabetico: A... C... B... e la trascurabile evidenza che "precensioni" l'ha invetato Alabama)
Ecco a voi 30 e rotti minuti di recensioni pazzesche, o anche solo pazze, dei film che escono oggi! Tutte in formato megadoblysurraund! (siate clementi con l'audio e scusate se dopo averci ascoltato vi viene l'acufene, stiamo prendendo la mano con i prodigi tecnologici dei microfoni e delle cuffie. Abbiamo già contatto la MAICO per farci da sponsor)
Qual è la cosa più pazzesca che succede in questo episodio? MA LO VEDETE DA VOI! DA oggi LE PRECENSIONI sono belle non solo da ascoltare, ma anche da guardare! Infatti da oggi faremo illustrare delle COPERTINE ORIGINALI (tradotto: ci accolleremo) a vari illustratori belli e bravi.
La prima cover illustrata viene dal grande FRANCESCO GUARNACCIA! Il nostro primo fan.. fancesco infatti... Ecco il suo sito.
Va' che belli che siamo (anche se non so proprio chi sia quel tipo col cappello da broccolo là, ma tant'è, chi sono io per criticare le visioni degli artisti... Alabama è u-gu-a-le!) GRAZIE FANCESCO!
Insomma spingete PLAY e buon ascolto!

In questa puntata i film in uscita tra l'8 e il 9 marzo:



Like a fighting stone

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Hand of Stone
Trama: Eh, ma stone?

Sogno un nuovissimo universo condiviso! Dopo quello dei supereroi, quello dei mostri piccoli che inizierà con la Mummia e quello dei mostri grandi iniziato con Godzilla e Kong, voglio l'universo condiviso dei pugili!
Questa grandiosa idea mi è venuta vedendo Bleed - Più forte del destino (o del festino?), che è quel film con Miles Teller e Aaron Eckart di cui non troverete una recensione scritta perché ne abbiamo parlato con Alabama ne LE PRECENSIONI e ci abbiamo fatto anche una pilllola (le pillole servono a rispondere a quelli che "eeehhh ma 30 minuti sono troppi! Io mi ero tenuto quei trenta minuti giusti giusti per scorrere la timeline di Facebook con sguado ebete! Mica posso sentire voi!), che vi faccio ascoltare, mi ha fatto ridere tutte e 37 le volte che l'ho ascoltata:

Insomma sì un universo condiviso di pugili dei pesi Piccoli, dei Pesi un Po' Più Grandi e dei Pesi Grossi! Tutti film stand-alone con le storie singole dei pugilatori - che sono un personaggio cardine della Storia del Cinema, un po' come gli agenti segreti, i soldati, i poliziotti e i criminali - ma che poi si incontrano/scontrano sul ring con quello dell'altro film, capito come?! Proprio con gli stessi attori che entrano nel film dell'altro!
Tutto questo profondissimo ragionamento mi è venuto una volta che mi hanno menato perché sul finale di Bleed ci sta questo incontro Pazienza - Duran!  Che tu lo vedi e, avendo visto proprio la settimana prima Hands of Stone, che racconta la storia di Duran - dici: MA DAI! DURAN È QUELLO LA CUI STORIA È RACCONTATA IN HANDS OF STONE! Pensa se ora entra proprio l'attore che l'ha fatto nel suo film STORIA VERA dedicato! Sarebbe pazzeschissimo.
Infatti Hands of Stone è la storia (sempre solita, come avete sentito: ascesa - caduta - rivincita) di Roberto Duran, pugilatore panamense supercampione dei pesi... Piccoli... no Leggeri! Leggeri...
A interpretarlo ci sta Edgar Ramirez, uno che nasce figo, e ci ha provato in vari modi a diventare ancora più figo, ma non ci è mai riuscito davvero. Sì, ha fatto molti film, anche quel vecchio serial sul criminale che se usciva adesso che tutti stanno in fissa con Escobar faceva molto più successo, ma poi mi è cascato in roba micidiale, dimenticabile o tipo il remake di Point Break, e quello è difficile da perdonare. Non lo vedo destinato a grandi cose...
Insomma lui fa Roberto Duran (a parte che tutta la parte giovanile fa un po' ridere visto che Ramirez ha già 41. Capisco che ok arrivace così a 41 anni
ma vederlo fare il 16enne è un po' improbabile), pugile che dalla segregata Panama (era tutto il periodo in cui i rapporti America-mondo sudamericano non erano proprio rosa e fiori, tutte quelle cose di Cuba, dittature militari, insomma quelle storie che ci hanno fatto millle film.
Come avrete capito Duran rappresenta il riscatto di un popolo, un uomo che porta alta la bandiera del suo popolo povero contro l'America cattiva e via dicendo scontro dopo scontro, banalità dopo banalità. Ecco, se c'è una cosa che Hands of Stone fa male è raccontare quelle che sono le differenze che questa storia potrebbe avere con gli altri mille film di pugilato che esistono. 
Se è vero che le storie di pugili che [sognano di diventare campioni], allora [si allenano duramente e diventano campioni], poi quando sono all'apice [diventa tutto un mignotte,droga&egocentrismo (IO SONO IL CAMPIONE! E VOI NON SIETE UN CAZZO!)], allora iniziano [a perdere gli incontri], ma alla fine [arriva allenatore che gli insegna che si vince solo con l'umiltà], e quindi [rivincono], ne abbiamo viste a bizzeffe, un buon film di pugilato deve sapermi incuriosire soprattutto per quello che succede fuori dal ring.
Qui di interessante fuori dal ring c'è solo quella scena con Ana de Armas (quella di Knock Knock... ora già rinominato Knock Knock Out)
scena che ti fa proprio chiedere ma quanto attore professionale devi essere per non rischiare una denuncia per molestie sessuali se giri una scena del genere? L'ho rischiata io cercando la gif cristo santo! Dopo lunghe... ricerche l'ho trovata. È un duro... lavoro...
Certo tutta quella callulite...
Forse l'unico dato fondamentale del film è che ci sta Robert DeNiro, che ormai ha una sezione a parte nella sua carriera dedicata ai film di pugili. 

Mitico Toro Scatenato, poi triste vecchietto sul ring, ora ha l'eta giusta per fare l'allenatore vecchio col passato che l'ha deluso ma grazie alle vittorie del campione che allena ha un suo riscatto personale pure lui (proprio come quello di Bleed... e di tutti gli altri film di pugilato).
Ci sta la scena del combattimento con Sugar Ray (ne parlo come ne sapessi qualcosa, se conoscessi nomi di pugili oltre a quello di Rocky) che l'hanno rigirata quasi shoot-by-shoot:
Insomma HoS è un po' sfigato perché magari sarebbe anche stato un Chicken un po' regalato, ma visto che è quasi contemporaneo a Bleed, che fa molto meglio il suo lavoro e racconta una storia ben più interessante, si becca un Broccolo che lo manda al tappeto (questa era proprio un uppercut).
Sebbene il genere pugili non ha mai conosciuto un vero e proprio declino, nell'ultimo biennio si può dire che è particolarmente florido. Creed, Southpaw, Bleed e questo, ma io continuo a pensare che l'unico pugile che veramente merita un film tutto suo è:

E ora siparietto comico finissimo:

L'hai capita? Perché metti i guantoni?

Sonno come tu mi vuoi

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Che vuoi che sia
Trama: Giùporn

Nelle PRECENSIONI di qualche giorno fa - SI! PARLO SOLO DI QUELLO OK! È LA MIA NUOVA FISSA OK! VOGLIO FARE SOLO QUELLE OK! BASTA SPRECARE TUTTO QUESTO INCHIOSTRO! BASTA DISBOSCARE L'AMAZZONIA PER TUTTA QUESTA CART...ah... - le definivamo "commediole anpassan", cioè quelle commediole che servono solo ad allungare il CV degli attori coinvolti.
In Italia siamo esperti. Oddio non che non lo siano anche in America, di commedie che te le scordi dopo un secondo. Qualcuno si ricorda questa? O questa? E questa? E soprattutto questa, che è un po' la base di partenza di questo filmetto di Leo, infatti parla sempre di una coppia un po' disperata, sempre di loro coinvolti in una disavventura che riguarda un filmetto porno amatoriale, sempre di come alla fine l'amore è più forte anche del porno. Tiè.
Ci sono Leo e Foglietta (che passa dall'essere toscana a romana a siciliana a milanese con un colpo di spugna, no, devo dire brava, non sono sarcastico) che sono due pinguani che vivono a Milano e fanno la vita di due pinguani: lavoro poco, amore normale, famiglia ok, sogni nel cassetto troppi, scopare anche stasera facciamo domani, insomma il solito.
Poi a un certo punto Leo apre un crowdfunding per un progetto lavorativo ma nessuno se lo caga (non è mica facile! Lo sappiamo bene, no?) e si ubriaca, e mette un video nella pagina crowdfunding in cui promette di fare un pornazzo con la moglie se arrivano i soldi. Arrivano 250.000 euro. Cazzo se lo sapevo che era così facile alzare (!) 250.000 soldi la facevo anche io quella promessa. Invece noi a fare le cose con le maschere. Evvabbeddai.
Insomma quando arrivano i soldi loro disperati perché devono farlo davvero quel porno. Certo disperati proprio. Pensa che stronzi tutti quelli che lo fanno gratis. Siamo davvero stronzi... SONO! SONO gli altri sono... giusto giusto...
Insomma mezzo ridere e mezzo critica sociale già vintage del tipo "a questi social rovineranno la gente buona e onesta e i rapporti tra persone e che brutto i social andiamo subito a condividere su facebook un video di quanto è brutto stare sui social".
Lo faranno 'sto porno? Non lo faranno? Se cerchi "che vuoi che sia gif" su Google esce questa 
Ma sono Leo e la Foglietta? No. Ma sarebbe stato bello se avessero fatto una roba trash così, voglio vedere se gli davano i 250mila denari.
Leo come regista adesso si è specializzato in quelle commediole che non fanno male a nessuno, che per fortuna non prevedono battute alla "AISIDEEFAMMENAPOMPA" e neanche derive scatologiche, ma che il più delle volte diluiscono un briciolo di idea per un'ora e mezza di scene messe lì senza il minimo sforzo di scrittura o regia o quel che è. Insomma sono quelle commedie che "dai almeno non sono volgari come i cinepanettoni", ma non per questo allora sono belle eh. 
A Leo gli era riuscitissimo DAVVERO Noi e la Giulia, questo qui è lontano mille miglia da quella alchimia di attori (una cosa è avere Buccirosso e Amendola come vecchia guardia, una cosa Papaleo), e a parte due, massimo tre scenette divertenti (merito di Leo attore che è diventato bravo a fare quello "passavo qui per caso" e a Foglietta attrice brava a fare quella "sembro una ficasecca ma se mi metto i tacchi vedi"), il resto del film è banale e rasenta il fastidioso quando poi racconta dei giovani smart che parlano di start up ai "vecchi babbioni" trentenni.
Forse l'avrei visto bene inserito in una serie di film per la TV con temi molto attuali dedicati ai social, una sorta di Italian Mirror, meno tragico e più commedia, più local, ma come film stand alone non lascerà traccia. Ripensi a Perfetti Sconosciuti (che c'era Leo, che c'era Foglietta. Poi dici che non esistono più di dieci attori in Italia...) e dici be' allora quello è un capolavoro sì. Pensa come stiamo messi.
Quando mi vedo queste commediole italiane mi vengono sempre in mente quelle di quando ero piccolo, perché insomma ci siamo andati avanti tutti a commedie italiane, e mi chiedo se mi piacevano perché ero piccolo io o erano meglio loro.
Domande profondissime, se le inizia a fare CB.
Sta di fatto che la cosa italiana più divertente che ho visto negli ultimi mesi è questa:
Ad ogni modo, senza lanciarmi in discorsi profondissimi e socialissimi sulle derive che possono prendere le chat e tutte quelle robe zozzine lì, vi lascio con un'istruzione sempre valida nel caso vi debba far vedere qualcosa sul mio cellulare:

Vieni avanti creedino

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Assassin's Creed
Trama: Basta che ci Creed 2

Proprio non ce la fanno. Fare un film bello tratto da un videogioco non è cosa fattibile (se escludiamo il fatto che i Pirati dei Caraibi è palesemente copiato da Monkey Island).
No perché non so se ricordate cose tipo:

Per non parlare di Hitman. E di Warcraft. E di Resident Evil un po' tutto. Assassin's Creed è l'ennesimo esempio che fare un film tratto da videogioco è una partita persa (finissima meta-battuta).
Ammantato da un incedere tutto un po' autoriale (regista e attori sono gli stessi identici di Macbeth, che già era abbastanza du' palle, non è che le acrobazie parkour salvano la situazione) è un film che non sa proprio che pesci pigliare), il film è un tripudio di CGI e schermi verdi, brutti.
E non sa a che genere vuole appartenere.
Blockbuster? No, perché non vuole assolutamente assomigliare a roba un po' cazzona tipo Underworld.
Film d'autore? No, perché alla fine è pur sempre un action movie che deve accontentare i fan del videogioco multimiliadario.
Film? Boh. Perché io l'ho visto tutto dall'inizio alla fine e mi è sembrato solo un montato di due ore di screentest e prove di effetti speciali, insomma tutta roba non definitiva.
Non lo salvano Fassy e Cottillon, che sembrano capitati lì per caso. Anche se sono come sempre belloni.
A'sC è l'esempio lampante di come il momento più importante per un film viene DOPO averlo girato. 
Un attore, un attrice, la troupe, stanno tutti lì a dicono le loro battute o a fare le loro cose di luci, scenografia, costumi, trucchi.
Il regista dice a tutti "non vi preoccupate, dopo ci sarà tutta una roba di effetti speciali che vedrai la figata. Vedrete che figata". Tutti si fidano e solo a film chiuso e impacchettato scoprono che il film è una cagata incomprensibile e francamente anche un po' ridicola.
Non ho mai giocato neanche un livello di A'sC, ma questo non mi esime dall'essermi annoiato. Neanche il bicipite scolpito di Fassy riesce a risollevare una confusione tale
Roba che Prince of Persia era molto meglio. Ed è tutto dire, visto che faceva cagare.
Veramente c'è proprio pochissimo da dire perché non ci si capisce niente, e quello che si capisce è brutto e più scrivo e più mi sembra di perdere ancora più tempo di quanto me ne abbia già fatto perdere il film.
Forse erano tutti troppo distratti da altro. Di certo Fassy era distratto da Alicia.

Che se non sbaglio al momento è alle prese con un nuovo film di Tomb Raider.
I nerd si gaseranno tantissimo a pensare che Aguilar di Assassin's Credd e Lara Croft fanno le cose sessuali. È già nuova coppia: AguiLara
BOING!
Comunque dopo Tomb Raider arrivano Rampage e (paura) Dragon's Lair. 

LE PRECENSIONI • Episodio#3

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NON C'È DUE PUNTATE SENZA TRE PUNTATE!
ALABAMA& CHICKENBROCCOLI lanciatissimi dalla finestra nel mondo dei podcast e non ci ferma più nessuno, neanche le evidenti deficienze tecniche che ci affliggono.
In questa puntata de LE PRECENSIONI troverete più tecnologia! Più microfoni! Più casino! Incredibile a dirsi ma questa volta, oltre al vostro tempo, perderete anche il 50% dell'udito buono. Altro che maledizione di The Ring! (9 otorini su 9 consigliano di tenere il volume a metà per questa puntata, certi acuti di Alabama spaccano i bicchieri).
Bando alle chiacchiere, che ce ne sono già abbastanza nel terzo puntatone in cui incredibilmente stiamo anche limando i tempi. Certo il prossimo che mi dice «COSA??MEZZORA?!?» scapoccio. Perché seguite questo ragionamento facilissimo: NON DOVETE STARE A BRACCIA CONSERTE A FISSARE LO SCHERMO MENTRE CI ASCOLTATE! PENSA!!! Potete fare altre cose! 
Comunque la cosa più facile di tutte è scaricare l'APP (per iPhone, per Android, per Google) e fare il download di puntata (così lo fai anche off.line), così te la senti mentre sei al supermercato, a scuola, in ufficio, sul cesso, mentre siete in macchina o magari lo metti in sottofondo mentre ti stai addormentando, lo so che sentire la voce suadente di CB è meglio di 500 cc di melatonina iniettate direttamente nella ghiandola pineale e poi lì sola in mezzo alla stanza con tutto il mondo fuori con una mano, una mano... spengi la luce e buonanotte.
In questa puntata i film in uscita il 16 marzo:

Tranko Franco

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Proprio Lui?
Trama: Indovina chi 

Il titolo originale è Why Him? È la domanda giusta. Perché Lui? E perché l'altro? Ma soprattutto perché io? Cerchiamo delle risposte.
Perché lui? Perché Bryan Craston? Perché ha fatto questo film? Mi sembrava che stesse andando tutto più o meno bene, dopo la scorpacciata di film (alcuni belli e altri francamente micidiali) che ha fatto per monetizzare il megasuccesso (strameritato, intendiamoci) di Breaking Bad, le cose si erano sistemate: una candidatura all'oscar, dei video divertentissimi e cazzoni abbastanza da far vedere il suo lato comico, un serial creato e recitato con gigiona capacità, tutto andava per il meglio, avrei detto. Invece no, invece eccolo incastrato in una commedia di merda, una di quelle che se mi ricordassi di dare peso alle cose che io stesso invento potrei annoverare tra i migliori esempi di 

di sempre.
Non fa ridere, ci sono derive scatologiche (ad un certo punto tutti protagonisti si trovano sotto una cascata di piscio di yak e uno con i testicoli del suddetto yak in bocca), è banale anche se io di solito sopporto la banalità intrinseca di certe commedie, e Bryan Cranston è sprecato come poche volte nella sua carriera. Più di quando fece queste cose qui:

E poi perché l'altro? Perché James Franco? franco è il più fulgido esempio di talento sprecato vivente. È bello (perché bello è bello, non è bello perché piace), è bravo (oh. Non gli puoi proprio dire nulla in 127 ore o in Spring Breakers o nel serial su Kennedy), è mediamente brillante (tranne quando dice che fa i quadri e le poesie e i romanzi e le sculture e i tatuaggi e stocazzo chi fa tutto non fa niente bene), ma poi si perde in questi film cazzoni in cui ok fare i cazzoni (il gruppo Stiller-Wilson-Vaugh-Black ci ha fatto una fortuna, ma infatti è decaduto pure quello), ma questi più giovani (il frat pack, il gruppo Rogen-Franco-Hill-Cena-Baruchel-tuttiglialtri), anche se sono quarantenni e ancora non c'è stato scambio generazionale, mi fa ridere una volta ogni dieci che ci prova. Non scordiamoci le mie facce perplesse durante This is the end o Sausage Party.
Anche in questo film non mi ha fatto ridere. Perché lui? è prodotto da Ben Stiller e "da un'idea" di Jonah Hill... hai capito che idea, è praticamente Ti presento i miei a parti invertite, quando quello già era la copia della copia del caposaldo Indovina chi viene a cena?... Insomma la solita storia del padre tutto di un pezzo che deve conoscere il fidanzato della figlia che ovviamente di rivela uno scatenato qualcosa tipo
[sportivo[cantante[esploratore[attore] [blogger[miliardario coi soldi di internet]
che all'inizio lo odia e già vede la sua principessina nelle mani di un demonio, poi scopre che è un ragazzo dal cuore d'oro ed entro fine film si fa chiamare "papà".
Se se è pur vero che l'adagio"non è cosa racconti, ma come lo racconti"è sempre valido, questa la solita storia è raccontata particolarmente di merda, senza un minimo di guizzo e con stacchi di sceneggiatura tra una scena e l'altra che in mezzo ci passano treni merci carichi di bufali. 
E c'è Bryan Cranston si siede su un cesso con la teconologia giapponese dello spruzzino e si fa spruzzare la faccia. Poi ci si siede la moglie e fa tutte delle faccine per il godurioso effetto dello stesso spruzzo di prima tu-sai-dove. Se questo deve far ridere, nel 2017.
E ci sono i Kiss. Quelli veri. Ma solo due. Vecchi, cooi mascheroni, a coprirsi (ancora più) di ridicolo per denaro.
Ma la vera domanda è perché io? Perché ANCORA mi faccio fregare da questi film? Perché? 
Se poi vedo un altro personaggio che "ha fatto i soldi con internet" in un film giuro che... FATEMI FARE DEI SOLDI CON INTERNET PURE A ME! VI HO DATO TUTTI I MEZZI PER FARLO! Anzi uno solo, va' che bellino: il CHICKEN BROCCOLI SHOP.

Merdmann

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Vi presento Toni Erdmann
Trama: Little Big Toni

Leggo testuali sulla locandina italiana "Un padre così non lo avete mai visto". Ecco, vero per niente, perché, al cinema, un padre così l'ho visto mille volte. 
Immaturo, caciarone, inadatto, imbarazzante, dolce, di gran lunga migliore di quelli tutto lavoro ed educazione che si credono padri modello, incapace di mantenere un rapporto con la figlia - donna in carriera algida e scostante - se non attraverso la buffoneria. Francamente un personaggio così non è nuovo per nulla. Voglio dire:
per non parlare di lui:
rick moranis animated GIF
e al limite pure lui, non è che gestiva la sua paternità al massimo proprio:
Se lo guardi bene - e ce ne vuole a guardarlo bene perché dura quasi tre ore di cui almeno una, se non di più, del tutto inutile (sì! ho appena detto che c'è un'ora di film inutile! teoria che va a braccetto con quella volta che dissi "un film dura quanto deve durare"... da qualche parte l'ho detto, vai a ricordare dove) -  Toni Erdmann, film tedesco multipluriiperpremiato (è arrivato fino alla candidatura all'oscar), non brilla in originalità. E neanche in ritmo.
Tre ore. Tre ore sono tante, ma tante che aiutami a dire tante, e qui, vi assicurano, percepite sono sei.
Lungo, (spesso) noioso, a tratti persino incocludente. Che uno si dice pure: "Sono i film europei. È colpa mia. Sono io che non sono abituato a questo ritmo, a questa cadenza, a queste scene un po'"boh", sono io è colpa mia", e intanto ti cala la palpebra.
Ma poi ci sono quelle quattro scene (che sembrano pure tante da ricordare, mica sono tanti i film con addirittura quattro scene memorabili, ma su tre ore vi assicuro che non lo sono). Quattro singole scene che risollevano l'attenzione e, cosa più importante, l'emozione, anzi le emozioni. 
Tralasciando il disgusto per l'inaspettata scena del cupcake (che potrebbe essere annoverata in quelle scene cibo-sesso disturbante tipo burro-parigi e pollo-mcconaughey), si provano divertimento e imbarazzo per la scena della festa, quasi rabbia per la scena del karaoke, e infine amore e liberazione per quell'abbraccio peloso che è il cuore del film.
L'abbraccio peloso che infatti si è guadagnato una locandina.
Non vi ricorda un abbraccio da Creature Selvagge? A me sì. Ed è una scena fantastica, una trovata fantastica, un'emozione pure.
Infatti ci hanno anche un po' giobbato, mandando qualche povero uomo mascotte in giro per i festival così
Allora, questo costume merita due parole, anche perché durante le PRECENSIONI, quando precriticammo Toni Erdmann, avevo fatto il saputo a metà, il classico tuttologo che dice "lo so io!", e poi confonde le acque perché non è che lo sa davvero. Insomma 'sti costumoni bizzarrissimi sono effettivamente dei costumi tradizionali bulgari che si chiamano Babugeri e Chaushi, guardate la bellezza
Ah no...
Poi dici dove certi performer prendono le loro idee:
Prossimo viaggio prenotato. Prossimo film Toni Erdmann? Certo noioso è noioso, tanto che ti fa venire voglia di consigliare direttamente il remake che stanno preparando con Jack Nicholson (già punta all'oscar, lo so. Ci avrei visto benissimo anche Bill Murray.) e Kristen Wiing (mi duole dirlo perché lei non mi piace mai, ma ci sta), dove saranno di certo più "faciloni" e furbi (forse useranno addirittura quella scaltrissima cosa che si chiama COLONNA SONORA! MALEDETTI FURBASTRI ACCHIAPPALIKE!), ma questo film è capace di non farsi dimenticare presto, che oggi, nell'anno delle signore 2017, è davvero qualcosa di eccezionale.
Ad ogni modo è già grande trend 2017 Rapporto Padre-FigliA: Logan, Proprio lui?, Un tirchio quasi perfetto e poi fanno pure lo spin-off di Bad Moms, Bad Dads.

Spamara

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The Ring 3
Trama: Ringgaeton

Nella mia PRECENSIONE gli avevo dato un Ha il suo pubblico, perché in fondo un horror a settimana toglie il medico di torno e anche la rima, invece dopo averlo visto (in Anteprima ma ormai è tutto un casino) lo cambio con un Manco pagato in dobloni dorati, perché The Ring 3 a tratti fa più ridere del suo corrispettivo buffonesco di Scary Movie:
La prima cosa da dire è SAMARA HAI ROTTO I COJONI! Samara ma non te sta mai bene gnente! E prima t'hanno tolto dal pozzo per datte pace e niente, e poi t'hanno sigggillato er pozzo così non ce cascava più nissuno e gnente, e quanto rompi!
La cosa peggiore di Ring 3 è il suo buttare alle ortiche le cose OTTIME che erano state fatte nel primo (soprattutto) e nel secondo (in minor misura)
Madonna la paura del primo Ring, con questa protagonista madre forte (e brava, Naomi Watts, attrice vera, non come i cani maledetti che "recitano" male in questo terzo) che si beccava la maledizione e pur di salvare il figlio se ne fregava della pace nel mondo e alla fine copiava la cassetta, non interrompendo la maledizione, anche se così facendo condannava qualcuno a morire. Mica una scelta scontata per un film americano.
Qui viene tutto riportato a un ambiente universitario, i protagonisti diventano quindi i soliti pischelli imbecilli con gli zainetti. In particolare la protagonista è una so-tutto-io con la scienza infusa che passa dal non sapere NIENTE di Samara fino a minuto 15 (il suo ragazzo va al college, sparisce, lei rosica perché pensa che si sta scopando qualcuna, va pure lei al college, scopre che c'è un professore che fa fare le tesine sul video di Samara, creando tutta una classe di maledetti che si mandano il video via chat. Ma dove sono finite le belle skypate di una volta? Quando al massimo ti mandavi una foto di tette.) e insomma lei arriva e ci mette dieci minuti a diventare la più grande esperta di Samara. È un continuo di "è sicuramente così", "dobbiamo andare lì", "dobbiamo fare questo", "la risolviamo così", "è stato quello", "per spezzare la maledione dobbiamo fare questo", senza che ci sia nessuna opera di deduzione per arrivare a queste conclusioni (ah, santo Holmes, dove sei quando servi?): e allora brava, sei nata imparata!
E poi il passaggio dai VHS al file era una cosa interessante, come quando negli anni 2000 scaricavi un film da e-Mule e ci trovavi un porno e invece la furba samara ti scaricavi un porno e ci trovavi il video di Samara, sarebbe stato interessante vedere cosa avrebbe detto il popolo del web. 
Movimento 5Samare!!!!11giorni!! 
Samara ti ha aggiunto al gruppo "Video bello".
Peccato che The Ring sia finito così in basso, anche perché - una cosa che ALABAMA NON MI HA FATTO DIRE DURANTE LE PRECENSIONI - Samara è a ben vedere l'unico mostro horror degli ultimi 15 anni che è stata in grado di diventare un classico, al pari di Freddie Kruger, di Jason, di Leatherface. È un peccato enorme vederla sprecata in un film che ha più a che vedere con Final Destination che cogli horror quelli belli.
Pensa che era pure finita nel fantastico fumetto Horror House che facevo io tantissimi anni fa
Tutto sbagliato. Tutto brutto. Tutto horror di ultima generazione tutti uguali, che ci abbiamo fatto il callo durante le Notti Broccol, te le ricordi le Notti Broccol? Erano divertenti, ma ridere stanca pure quello.
Comunque giuro che questa recensione cattiva non è per nulla viziata dal fatto che avevo proposto (a chi di dovere) di fare un coloRING con i meglio illustratori del bigonzo che facevano Samara e io che scrivevo le cose broccolesche sul film e invece hanno detto di no, giuro proprio. Anche perché dopo aver visto il film li capisco... non era proprio un film su cui puntare, manco mille lire sulla ruota di Tokyo.
Ve la metto qui, una Spamara da colorare:
Chissà com'è l'ultimo giapponese, The Ring vs The Grudge.. DODICESIMO episodio dei due franchise giapponesi (non ci lamentiamo quando quelli americani arrivano a 3...)

Di certo non manca lavoro ai parrucchieri giapponesi.
Immagino continueremo a chidercelo finché non farenno il corrispettivo americano. Che farà schifo. UNIVERSO CONDIVISO FANTASMI GIAPPONESI ORA!

SIAMO SERIAL • Tre serie di sfortunati pilot

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Sono passati già mesi, o settimane, o poche ore, da quando ho visto le prime puntate di alcuni serial che SPOILER! non ho nessuna intenzione di continuare.
A meno di ripensamenti dovuti dai vostri innumerevoli commenti supplicanti con cui riempirete il post... sai tutti quei commenti.... già... non li continuerò.
Ho visto il primo episodio di:
Una serie di sfortunati eventi
Trama: Crudele Lemòn crudele Lemòn

Che mi ha A ENNE ENNE I O TI...A ENNE I... sempre difficile lo spelling... insomma ANNOIATO, rotto le palle, messo del soporifero sonnifero in una tazzina di tè con ornamenti vittoriani mentre mi leggeva un libro rilegato in pelle di daino in una stanza con la carta da parati barocca.
Il serial è il rifacimento del mai troppo poco definito bomba film con Jim Carrey, in una delle sue interpretazioni migliori, persino meglio di quando tutti dissero "ah ma sa anche recitare", perché univa le sue facce pazze alla cattiveria e lo spavento
Ecco vedi, recensisco il serial e parlo del film. Perché l'esistenza di questo serial è per me quasi incomprensibile. È UGUALE al film, pare proprio che hanno preso gli stessi costumi, le stesse scenografie, la stessa fotografia. Addirittura gli attori sono identici, con particolare sconvolgimento per la somiglianza gemellare della protagonista con quella del film, che se è vero che quella divenne Emily Browning
attendiamo un lustro per vedere quanto bella diventerà lei
In tutto questo tripudio di carta carbone però hanno peggiorato il ritmo, che ovviamente è il triplo più lento e noiosetto. 
E, ribadisco, Neil Patrick Harris NON È Jim Carrey. 
Per quanto sia simpatico e bravo e tutto quanto, nessuno può essere Jim Carrey.
È la prima volta che qualcuno si mette nella posizione di essere confrontato direttamente con un personaggio intepretato da Carrey, e mi rendo conto che tutto quello che ha fatto Carrey dovrebbe essere intoccabile. Come gli 007 dopo Connery, come sono immaginare la figura barbina che ci farà il prossimo Indiana Jones, come il problema più grave dell'universo cinematografico supereroistico dei prossimi anni "chi farà Wolverine?".
Quacuno può solo immaginare un nuovo Ace Ventura? Un altro Mask? Tremo all'idea dell'arrivo del serial di Truman Show.
Jim Carrey. Jim Carrey. Jim Carrey. (spero che ripeterlo tre volte lo faccia riapparire come col Candyman). Jim torna tra noi, che fine hai fatto? Non ti si vede da... da... Kick Ass 2? Ah no, hai fatto Scemo + Scemo 2... È comunque troppo tempo. Ci manchi.
Non mi mancherà per nulla il resto della sfortunata serie, anche se è stata rinnovata già per la seconda stagione.
Ho visto anche il primo episodio di:
Taboo
Trama: Tom Sgrunty

Che mi ha A ENNE ENNE ENNE ENNE TI... annnnt... 'sto spelling... insomma sfrantumato i coglioni, proprio mi ha lanciato nel collo una freccetta imbevuta di sonnifero con una cerbottana di bambù come un selvaggio della foresta africana, quella da cui torna Tom Hardy, protagonista assoluto (e anche produttore e altre cose) di questa serie in cui lui recita, TUTTO il tempo, così:
Senza che perdiamo troppo tempo (la serie è lenta, nebbiosa, sporca, a magari con le puntate migliore - ma ho saputo che no - e magari vi piace pure eh, ma io l'ho mollata al 45esimo grunt)
Però per farvi contente (e contenti) ora vi metto qualche gif di Tom che tanto quello vogliamo vedere tutti
Ah non vi basta. Allora sappiate che in giro ci sono anche le foto dello sbirulo di Tom mentre girava, una cosa del genere:
NO! NON VE LA LINKO LA FOTO SENZA CENSURA MATTACCHIONA! NON LINKERO UNA SINGOLA LETTERA DI QUESTA FRASE LINKANDOVELA PER IL VOSTRO LUDIBRIO! NO! È TABOO!
Poi ovviamente ho visto anche il primo episodio di:
Legion
Trama: Con le mutante in testa

Che mi ha A TI A ESSE IPSILON...atasy... insomma annoiato, non proprio fatto implodere l'organo riproduttivo, perché qualcosa di interessante c'è, non certo geniale come ormai TUTTI dicono di TUTTI i serial, che sono TUTTI "mi ha fatto esplodere la testa", "geniale", "mai più senza""bing bong watching!" meme subito ridere
 
Questo qualcosa di interessante in Legion è il cambio di registro continuo che, già nella prima puntata, la serie sembra voler fare il suo marchio di fabbrica.
Sembra di vedere un'ora girata da tre o quattro registi diversi (quindi cambio di registo, ah...), si passa dal superoico classico con gente che sposta le cose con la sola imposizione del mignolino




o tipo la scena in cui al protagonista (che è il figlio apocrifo di Xavier, infatti si parla di X-Men, ma sono slegati dai film, infatti non appare Wolverine) che fa esplodere tutto al ralenti




cosa vista e stravista, anche se sempre di un certo effetto e che almeno ha dato il La per un'istallazione promozionale figa (ma anche questa stravista

ai balletti tipo bollywood che non sai se sono una cosa divertente o sfigatissima


Legion Dance Scene gif
a certi personaggi che sembrano usciti dal Team Zissou (cappellini e vestiti strambi), a roba horror inquietante che mi ha ricordato Spawn (forse c'entra pure qualcosa e per gli fumettespertoni sto dicendo delle castronerie? Chisseneà) e che poi è l'unica cosa che mi ha veramente interessato

Protagonisti l'ex-damerino di Dowton Abbey 

ora Bestia. Non quella blu:

la reginetta dell'indie american Aubrey Plaza

che fa la stranetta che è l'unica cosa che sa fare meglio e comunque se fanno il film di Daria lei è effettivamente perfetta:

e altri attori a caso.
Va bene, l'ambientazione manicomio per sedare i superpoteri e far credere ai mutanti di essere pazzi è abbastanza nuova, praticamente l'Esercito dei 12 mutanti

ma tanto a fine puntata sono già scappati quindi.
Legion è l'unico a cui vorrei, potrei, darei una seconda possibilità, anzi facciamo che il Broccolo è più dovuto all'aver visto la premiere in una settimana di noia totale in cui i pensieri BASTA CON LE SERIE! BASTA COI FUMETTI! BASTA COI SUPEREROI! B I ESSE ESSE TI ESSE... erano particolarmente presenti, quindi potrei un giorno ammettere di essermi sbagliato.
Facciamo che appena finisce me la vedo tutta insieme, perché, almeno rispetto alle precedenti due, qui almeno ci sono superuomini che hanno poteri. E poi voglio capire chi è sto ciccio inquietante qui

Ma da un interesse tiepido a MASTERPIECE! GI I ENNE ENNE ENNE I O! ce ne passa.

LE PRECENSIONI • Episodio#4

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MAI PIÙ SENZA PRECENSIONI!
Siamo solo al quarto appuntamento con LE PRECENSIONI di ALABAMA e CHICKENBROCCOLI e c'è già gente che si professa nostro fan numero uno! 
Se proprio dobbiamo dire, visti i precendenti:
la cosa ci spaventa... ma ancor di più ci ONORA! Continuate a seguirci PER SEMPRE!
La cosa più importante da dire di questa puntata è che ha rischiato di essere l'ultima perché io e Alabama abbiamo bisticciato perché io le dico di non urlare e lei mi dice di sbrigarmi e ci mettiamo il muso a vicendaè che la BELLISSIMA e BESTIALE copertina ce l'ha regalata ILARIA PALLESCHI! È brava e bella e ha questo sito QUI! Andateci!
Già lo so, le cover personalizzate diventeranno più belle delle puntate stesse...
Ma via che si vanno a perdere le ultimissime tacche di udito rimaste con la nuova puntata (a parte gli scherzi stiamo, episodio dopo episodio, capendo come piena di campanilismo, benessere, ritmi cubani e Luca Marinelli: 

In questa puntata i film in uscita il 23 Marzo:
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