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Sballa sballa ballerina

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Il cigno nero
Trama: L'ego dei cigni

Ho rivisto Black Swan, a distanza di anni, e di nuovo che film signori miei, che film.
Aranofsky e la follia, la paranoia, le sindromi, le discese negli inferi psichiatrici (che poi ho ri-visto da poco anche Requiem for a Dream, e oltre a ricadere nel tunnel come l'altra volta, mi chiedo, oggi che di Aranofsky abbiamo anche il suo primo vero filmaccio, che ne sarà del suo futuro? È già finito? Vedremo.), sembra che pochi come lui ci riescano, a far diventare tangibili i labirinti psicologici di chi sta perdendo la brocca, il becco in questo caso.
Al di là di una Portman magrissima e bravissima (l'oscar strameritato, Millepied ti odio a te e a tutti i tuoi mille pied ballerin), di un Cassel iperaffascinante (ma quando non lo è?), di Mila Kunis ancora fighissima (ora è sempre più una insipida attrice che sembra venire dall'est, corrispettivo femminile della faccia di Daniel Craig, chissà Demi quanto rosica), e di tutto il discorso sul sacrificio, la brama di perfezione e conseguente annichilimento di quel che resta della vita, Il cigno nero è una delle prove di regia più potenti che si siano viste nell'ultimo decennio.
L'utilizzo degli effetti speciali nascosto (COME DIAVOLO L'HANNO GIRATE LE SCENE CON TUTTI QUEGLI SPECCHI!? Io ho aguzzato la vista
ma l'operatore di stedy-cam proprio non l'ho visto riflesso), la potenza avvolgente di tutte le riprese del balletto (sembra di assistere a quei film coi pugili con la cinepresa sul ring con lo schermo che si macchia di sudore, The Wresler ha aiutato), e l'oscurità sempre più densa e horrorifica che si impossessa della protagonista (e qui tornano Pi e Requiem); ci sono molti trucchetti da horror, addirittura di serie-B (tipo i disegni parlanti o le figure in fondo al corridoio buio), fino al make up e ai trucchi prostetici di silicone, riuscire a far paura con dei piedi palmati non è da tutti, per non parlare del collo da Modigliani
Aranofsky sfrutta gli stilemi dell'horror e del thriller psicologico per raccontare la follia, e quando riesci a raccontarla bene, partendo dalla sanità, dandomi dei motivi validi, che servizio fai al cinema (basta pensare a Shining e a L'inquilino del terzo piano, o l'italiano Reality).
Forse mischia molte, troppe, sindromi insieme (manie di persecuzione, sindrome del gemello cattivo, o del doppio, sindrome di Capgrass, sindrome di Fregoli, tutte molto interessanti e cinematografiche, come hai visto se ti fossi degnato di spingere i link), ma ha un rigore e una potenza immutate. 
La trasformazione in cigno nero è indimenticabile:
Ed ora una gif di Natalie Portman che si masturba.

Film bellissimo, ingiustamente un po' dimenticato a soli 3, 4 anni di distanza (ci si ricorda molto più di Requiem che di Swan), che se non l'avete visto smettetela ora di guardare quella gif e correte a vederlo.
Illustrazioni sfuggite la volta scorsa:

Adesso voglio che Aranofsky giri The Black Chicken, la storia di un pollo che ogni giorno vede un film e ne scrive sul web in maniera perfetta.. PERFETTA! Ma un giorno si accorge che anche qualcun altro lo fa e impazzisce, allora chiama Mila Kunis, ci si chiude in camera... 
mila kunis natalie portman black swan darren aronofsky
e niente, si scorda di tutto quello che stava facendo prima
Sì. È Jim Carrey:

CB ANTEPRIMA • The legend of Tarzan

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The legend of Tarzan
Trama: L'urto di Tarzan

All'anteprima di Tarzan mi hanno regalato questa shopper
Forse potrei finire la recensione qui. Spiegherebbe un po' tutto.
Ma c'è qualcosa in più che voglio dire su quel Broccolo, che magari sembra lanciato contro Tarzan (!) per puro razzismo contro quei tentativi di franchise (un po' remake, un po' reboot, un po' buttati lì nel mucchio dei (di)sperati blockbuster wannabe) come questo Tarzan innegabilmente è. 
Blockbuster annunciati col rullo di tamburi del buon cast e degli effetti speciali, che però stanno diventando tutti uguali, e che stanno creando una divisione sempre più netta tra chi ce la fa fortissimo con incassi multimiliardari esagerati, e chi floppa clamorosamente, alle volte meritatamente, altre più che meritatamente. Non ci sono più le mezze stagioni dei blockbuster signora mia.
Comunque questo è l'anno della jungla, siamo già a due con il Libro della succitata, peccato che questa volta la jungla sia molto più rada e arida di quella del film di Favreuaoua. 
Ci sono liane che sfidano ogni logica, anche quella della più estrema sospensione dell'incredulità, neanche le ragnatele dell'Uomo Ragno sono così attaccate a... nulla. 
Davvero, in confronto il Tarzan parkour skater della Disney è la versione neorealista:
 
Insomma c'è una cosa che più di altre colpisce negativamente di questo Tarzan, e non sono gli effetti speciali sotto la media necessaria (si parla di scimmie fatte bene, e ci mancherebbe!) o attori innegabilmente bellissimi ma inscatolati ognuno nelle loro ormai tipiche espressioni: Alexander deve far vedere i muscoli, Margot deve far vedere che non è solo tette e culo e capelli biondi, entrambi belli bellissimi per carità sarei pazzo a dire il contrario, ma che noia

e Christoph deve far vedere che i suoi cattivi sono i più cattivi in circolazione ma ormai si somigliano tutti - davvero nessuna differenza tra il suo villain colonialista di Tarzan e questo, e questo, e questo, sempre quel misto di rosicaggine e ferocia che ce l'ha fatto amare all'istante quella volta, ma che sta diventando talmente suo marchio di fabbrica che si sta trasformando in noia, capisco che lui sembra che ti vuole ammazzare anche quando posa per le foto di rito
ma il suo agente dovrebbe impegnarsi di più.
Cosa deve far vedere Samule non lo sa più neanche lui. Per essere diventato addirittura il comic relief di un film...
Insomma questa cosa che davvero fa a pezzetti il film, è proprio il caso di dire che fa a pezzetti, è il montaggio.
Ora, il montaggio è una roba che un po' ti scordi quando vedi i film. Certo, se ti capitano Mad Max Fury Road o Whiplash, santiddio lì capisci che il montaggio è un capolavoro assoluto anche se non ne sai nulla di cinema, ma è difficile provare sulla propria pelle di spettatore un fastidio o maturare un giudizio negativo solo per colpa del montaggio. Invece quando vedi Tarzan hai proprio l'esempio vivente di un montaggio di merda.
Come spiegarlo? Non è tanto la lentezza dei raccordi, quanto la loro assurdità, sembra che non si siano proprio capiti col regista, pezzettini di scene che appaiono senza motivo, inquadrature sbagliate o tenute troppo a lungo o troppo brevemente, si vede quello che non interessa e certe cose importanti (il passaggio di una valigetta, uno scontro mortale, un coccodrillo che mangia un uomo) sono lasciate al caso, le vedi se per caso ti va l'occhio su quella porzione di schermo o magari per un microsecondo.
Le scene d'azione poi (su tutti la carica degli gnu o bovini x ai danni della città portuale) sono proprio fatte male, se non malissimo. C'è questo scontro uomo-scimmione computerizzato, ad esempio, che dovrebbe essere uno dei momenti BOOM del film e invece
oltre a essere rip di un altro scontro di scimmioni

ha la colpa di non far provare nessun vero pathos per le sorti dei due. Si danno du pizzoni, un mozzichetto, poi ciao, a curarsi le ferite con la testa delle formiche (una cosa VERA e MERAVIGLIE SCHIFOSE DELLA NATURA!), insomma, non so se avete presente lo scontro orsa-Di Caprio. Ecco.
Può un film essere rovinato dal montaggio e praticamente solo da quello? Sì, ecco che questo Tarzan, un film che altrimenti avremmo accolto con la benevolenza che in definitiva meritano progetti del genere (oh, vai a vedere Tarzan con Vampire Eric, lo sai già che andrai a vedere un film dove lui si spoglia moltissimo, dentro e fuori il film
viene massacrato in maniera quasi criminale dal montaggio. Proprio dal mettere male le scene una dopo l'altra, per dirla in soldoni (quelli che difficilmente vedranno...).
Da cosa erano distratti i montatori? Chillosà...

Tipo questo video è montato meglio:


Un reebot/remake di Tarzan che vorremmo vedere davvero:

Che poi lo sapete no:

• CHICKENBROCCOLI a SCANNER SUMMER FEST •

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Avete presente Scanner? 
Cheezburger animated scanners
No, non questo, intendo quell'altra cosa che fa esplodere la testa, ma per la bellezza.
Si tratta di una tre giorni or(an)ganizzata dal prode Maurizio Ceccato (uno che fa cose belle, di carta e non, da anni, quando dico anni intendo quasi due decenni) e la sua libreria Scripta Manent al Monk, che non è uno zoo tutto per primati, ma è un locale all'aperto di Roma assai fico, un po' hipster ma non fastidioso, pieno di sdraio comode, foodtruck, biliardini e cuscini sui giardinetti. 
Per dirla con parole loro: "I migliori progetti cartacei italiani. Le storie dei disegnatori e degli autoproduttori. Caratteri mobili, fotocopiatrici, distribuzioni laterali. I pionieri dell’autoproduzione. Come si evolve un primate. Realizzare una serigrafia. Esposizione di fanzine d’epoca."
Insomma per un weekend di Luglio è PER-FE-TTO per andarci e non pensare a nulla
oppure pensare solo a cose belle, come quelle che si troveranno da stasera a domenica. 
Ecco tutto il programma:
• Venerdì 15 luglio •
19:30 - Flanerí
20:00 - Il Reportage
20:30 – Night Italia + Marco Fioramanti
21:00 - Fortepressa + Crack fumetti dirompenti + Valerio Bindi
21:30 - Dottor Pira
23:00 - Studio Pilar

• Sabato 16 luglio •
19:00 - Arf Festival Del Fumetto + Stefano Piccoli
19:30 – Impronta Umana
21:00 – Piero Vereni
21:45 - Cliquot
22:10 – Crisma + Lab A4
22:30 – Costola
23:00 - Ikonemi
23:30 - PPG - Pazzi Per Gesù

• Domenica 17 luglio •
19:00 – Angelo Zabaglio – Andrea Coffami Cerampelo
20:00 – Simone del Vecchio
20:50 – Anatomia dei Sentimenti
21:30 – Paolo Schneider
22:00 – Ynfidel + Brigata RGB
22:30 - InkEdit
23:00 – Serena Schinaia + Martin Lòpez
23:30 - B comics • Fucilate a strisce + WATT magazine

Mi pare inutile dire che la metà delle persone coinvolte sono amici di ChickenBroccoli e con l'altra metà voglio diventarci.
Quindi io sto lì, domani sabato alle ore 20.30 salgo sul palco e faccio uno spettacolo che levati, ChickenBroccoli Got Talent proprio
A DOMANI! Tutte le informazioni e i like sono QUI
PS: ...se mi gira il chiccerone durante lo spettacolino vi tiro una bomba di quelle che piacciono a me che vi terrà in trepidazione per tutta l'estate!

SIAMO SERIAL • Let it Snow

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Game of Thrones - Season 6

Trama: Il trono di spalle

Prima di tutto, SIGLA!
Che se la facessero così, ah che bella sarebbe. Certo anche così non è male:

Comunque.
Devo partire subito con un mea culpa grande quando l'avanbraccio di Montagna (cioè lui fa "montagna" proprio di cognome giusto?)

Mi è piaciuta TANTISSIMO la sesta stagione di Game of Thrones. Eppure avevo promesso che non sarebbe andata così. Me l'ero giurato non appena visti i primi cinque minuti della prima puntata: BASTA. BASTA Game of Thrones. BASTA interminabili minuti, ore, giorni passati ad aspettare che succedesse qualcosa, qualsiasi cosa, per poi arrivare alla penultima puntata dove sì, qualcosa succedeva, ma sempre troppo poco.
BASTA perdersi tra nomi e personaggi che alla fine non ci si capiva più nulla e se facevi il recap della serie erano passati sì e no due giorni in dieci puntate. 
BASTA fare il totomorte, oltretutto inutile visto che tanto MORONO TUTTI!

Davvero, mi erano BASTAti cinque minuti, iniziati con - SPOILERONE - la resurrezione del BASTArdo, cosa che è sempre stata la peggior trovata nel mondo fantasy che si potesse immaginare: la morte è morte e così rimane. Lo sa bene Harry Potter che quando passa la gente tocca ferro, c'ha più morti alle spalle quello... se muori - anche se nel tuo mondo ci sono magie e draghi, zombi (che attenzione sono non-morti, non vivi-morti) e streghe, TU NON PUOI RESUSCITARE. Altrimenti mi fai cedere le basi stesse del serial che come nessun altro ha fatto della morte dei personaggi (importantissimi, importanti, meno importanti) anche la sua cifra stilistica.

Perché se quello resuscita e si ricorda tutto, è come prima, è solo morto ma per un po', senza manco un incubo o un'oscurità portata dietro dall'altra parte, allora vale tutto, vale pure che mi resusciti Ned Stark. E Kahl Drogo. E Catelyn Stark. E Tywin Lannister. E Renly Baratheon. E Viserys Targaryan. E Ygritta. E Robb Stark. E Joffrey Baratheon. E questo. E quello. E insomma tutti i settecentocinquanta morti fino ad ora.
Ecco, la resurrezione di Jon Snow è la cosa più tirata della stagione, che lima le fondamenta stesse del serial, per il resto: bellissima stagione per davvero.
Ho fatto un ragionamento dei miei. Dalla terza stagione avevo iniziato a lamentare un frastagliamento in microspezzoni della trama, troppi personaggi, dedicare il giusto minutaggio a tutti, un casino. E allora perché mi sta tornando a piacere? Sarà che morto dopo morto, ammazzato dopo ammazzato, sono andati di nuovo diminuendo i personaggi, e ora siamo tornati (game of torn) a quella buona dozzina che sanno maneggiare bene. Quindi vedi, alla fine questa cosa delle morti si è rivelata positiva. 
Tutte le story line della sesta stagione mi hanno soddisfatto, ho scoperto molte cose tra cui la più importante

e soprattutto, sono successe un sacco di cose, ma proprio tante, forse più delle ultime tre serie messe insieme.
I momenti riflessivi (sempre soliti tipo Sansa che si lamenta, Jon che attacca le pippe, il Nano che dà consigli sarcastici, Cersei che giura vendetta a tutti, e Khaleesi si siede e dice "adesso partiamo e andiamo a prenderci il regno, ma con calma eh, passettino dopo passettino MA CAZZO PRENDI QUEI TRE DRAGHI E VOLA FINO A DOVE CAZZO DEVI ARRIVARE E BRUCIA TUTTO NO!?) 

sono stati sopportabili perché tra uno e l'altro abbiamo visto gente bruciata viva, draghi fatti bene, zombi di ghiaccio, flashback hodorosi e, più di tutto, quella battaglia, alla penultima puntata.

Sto per dire una cosa che suonerà bestemmia: la Battaglia dei Bastardi è degna dei primi venti minuti di Salvate il soldato Ryan. L'ho vista, ho mandato indietro, l'ho rivista, ho rimandato indietro (sì io ancora ho il concetto di "mandare indietro" come coi VHS), l'ho rivista.
Davvero una delle cose migliori passate in TV (a livello di regia e montaggio) dai tempi di alcune scene di Breaking Bad, anzi, visto che in BB non c'erano armate di cavalieri che si lanciano contro una frotta di selvaggi abbrutiti, non c'erano giganti che prendono piccoli soldati e li strappano in due, non c'erano qualcosa come 50 cavalli che corrono contro Jon Snow (guardate questo se l'avete già vista), forse anche meglio, signori, anche meglio (non posso credere di averlo scritto davvero).
Bisogna dire che funziona far passare tutta gli episodi e vedersela tutta di seguito - cercando di dribblare il più possibile gli spoiler che tutti si divertono con cattiveria a mettere sui social appena finiscono la puntata della settimana, roba che sembra che a vedere le puntate ci sia lui:

Sembra, in conclusione, che abbiano finalmente abbandonato l'idea che far vedere delle tette in TV sia motivo di interesse, e (anche se lo dico con rammarico, proprio io che dico "meno male, meno tette"è impensabile) hanno capito che alla sesta stagione di un serial devi alzare l'asticella più di sempre, e l'hanno fatto. Ora mi rivedo la Battle of Bastards, che goduria di scena. E, incredibile ma vero, attendo la prossima serie come i ciechi aspettano la luce. L'avreste mai detto?
Nel caso voleste vedere la serie ma ve ne siete perse un po' ci pensa Samuel L. Jackson a farvi un recap in da ghetto

Io intanto vi riempio di visioni illustrate, da quelle Disney alle Pin Up, da quelle di Olly Moss (anche se non sono sfocate (!) a quelle pixel tipo picchiaduro (altre ne trovate quando parlai della prima, della seconda, della terza, della quarta e della quinta stagione).

E per par condicio, CollegeHumour ha fatto Gay of Thrones:
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Bonus Gamaghett of Thrones

SIAMO SERIAL • Si esce strani dagli Anni Ottanta

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Stranger Things
Trama: Stephen chi?

Ragazzi. Davvero. Calmiamoci. Mi sembra che qui stiamo ampiamente esagerando.
Di cosa parlo? Ma dell'entusiasmo dilagante (tempo 70 ore e TUTTI stanno parlando solo di ST, già dimenticato Pokemon GO?) e quasi delirante (CAPOLAVORO ASSOLUTO TOTALE NON ESISTE NIENT'ALTRO) che ha accolto Stranger Things.
Ora vi spiego perché abbiamo perso un po' il controllo quando si tratta di tenere a bada la nostra nostalgia.
Succede questo.
Netflix annuncia questa serie superipermegagiga "nostalgica", che avrebbe conquistato tutti quelli nati negli anni 70 (primissimi 80), e che hanno vissuto sulla loro pelle ancora implume di infanti entusiasti le avventure dei Goonies, di ET, degli Incontri ravvicinati, degli Explorers, dell'Incendiaria, di Starman, di Stand By Me, di Poltergeist,  di La Cosa, di IT (questi ultimi tre poi di nascosto, ancora più brividoso!). E poi, leggermente più grandicelli, si sono messi a leggere tanti libri di Stephen King (da cui peraltro sono tratti alcuni dei film appena citati).
ST si presentava come la summa del citazionismo per ex-ragazzini già dal logo:

Che era un po' come scrivere
Senza scriverlo proprio ma col cervello che metteva al loro posto le lettere. 
E infatti lui stesso dà il suo avallo all'operazione:

molto dopo aver detto che Shining è una merda e subito dopo aver detto che invece Cellè un capolavoro (lo pensa solo lui che l'ha scritto).
Insomma, ST era (ed È) il film di Steven Spielberg tratto da Stephen King mai girato.
A quel punto tutti col naso incollato allo smartphone in attesa dell'uscita in blocco, come da tradizione, del serial, 8 episodi da guardare nel weekend successivo, mangiando Baby Ruth e non telefonando a nessuno, neanche a casa. 
Intanto su FB si moltiplicavano (e moltiplicano, escono dalle fottute bacheche!) i commenti entusiastici. Nel mio piccolo anche io ho ricevuto a distanza di mezzora due messaggi che recitavano così:
Che la dice lunga A) su quanto i miei amici mi vogliano bene B) quanto io passi troppo tempo a vedere film brutti piuttosto che alimentare le amicizie.
Comunque, sono tre giorni che a TUTTI sta piacendo Stranger Things, c'è chi fa le liste delle citazioni (cosa lecitissima, gli autori hanno letteralmente inzeppato ogni episodio di poster, canzoni, frasi, strizzate d'occhio alla qualunque di quegli anni), chi si palleggia link su link per vederselo, chi come l'amico Ale Giorgini  omaggia come sa fare meglio il serial e si mette a fare illustrazioni dedicate e delicate

(la serie di illu continua sul suo FB).
E poi arriva CB che come al solito assume la posa del saputello rompicoglioni che vuole per forza fare il bastiancontrario e parlare male di una cosa solo perché ora piace a tutti. Tipico personaggio da social, peraltro.
Ma è davvero così? Fatemi dire che questa volta, per una volta, non è così.
Mi preme premettere (mi premette, quindi) che ho visto ST in una domenica molto piacevole, in ottima compagnia (qualcuno che per questo o quel motivo non aveva visto quasi nessuno dei film sopracitati e che è stato quindi il perfetto contraltare al mio continuo "ah come i goonies! ah come ET! ah come l'incendiaria! ah...ia! ok ok sto zitto"), che ST non mi ha annoiato MAI e che, come avete visto, si è beccato un Chicken (che per chi passa di qui per caso vuol dire: è bello), ma penso ci sia da fare un discorso più approfondito del solito "ficata gli anni Ottanta! Genio!", che ormai è così facile da scrivere su Facebook  quando tutti i tuoi amici lo hanno già scritto (e ricordate che ogni volta che scrivete "GENIO" in un commento un neurone di un genio vero muore, e lui diventa più stupido e non può inventare lo skateboard volante). Quindi premessa: STRANGER THINGS MI È PIACIUTO!
Ma.
Ora, forse ricordo male io, ma un'operazione IDENTICA a ST risale a qualche anno fa, pochi, 5 per l'esatezza, si chiamava SUPER 8 e era realizzata da JJ Abrams. Se non ricordo altrettanto male non fu accolta con lo stesso entusiasmo di ST, anzi, ricordo chiaramente cose come "maledetto JJ che ci stupri l'infanzia! maledetto JJ che ci stupri Spilbi e Zemeckis! maledetto JJ che ci stupri gli alieni!" e via dicendo, in un generalizzato odio (o quantomeno supponenza) rispetto all'omaggio palese e palesato che JJ faceva di tutti quei film con "ragazzini - meglio se reietti - in bmx alle prese con un'avventura più grande di loro, circondati da adulti divisi tra genitori ciechi e agenti governativi cattivi e fratelli adolescenti che non li capiscono". 
Quando chiamo in causa Super 8 (che io ho ampiamente lodato, anche in occasione di una visione più recente, se ricordate bene), non lo faccio per dire "ah sì, ST ha lo stesso spirito citazionista anni 80, che fico" (quello ce l'hanno anche film come The Finals Girls o Take Me Home Tonight o The Guest e su su fino a Drive e giù giù fino a robe tipo Kung Fury), e non lo faccio neanche per farmi dire "bravo, sei mejo te", lo faccio invece per sottolineare che Super 8 era proprio UGUALE a Stranger Things. 
UGU.ALE.
E quando dico UGU.ALE intendo dire che si parte dalla scelta dell'illustratore del poster di Super 8 (Kyle Lambert):
Per fare quella di ST 

e relative immagini promo:
Che poi, bravo eh, ma oltre ovviamente a non essere Drew Struzan, c'è anche questa cosa di lamentarsi di Prisma e poi osannare chi prende una foto e:
 
e si arriva a una storia che è dannatamente UGU.ALE  a quel film (a Super 8 sì, che a sua volta era un quasi remake di E. T. e Incontri ravvicinati ok), fatta esclusione per il fatto che ora al centro dell'azione c'è una ragazza con poteri ESP (che sono quella cosa che ti concentri, spezzi il collo a qualcuno con la forza del pensiero e poi ti esce il sangue dal naso)

invece dell'alieno ladro (per quello c'era già Wiuoua ladra)


(io la chiamo Wiuoua perché una volta mia madre l'ha chiamata così e io ancora rido).
E sulla questione ragazza con poteri, in più passaggi sembra veramente Un poliziotto extraterrestre meet Starman meet L'incendiaria meet Akira; d'altronde i ragazzini con poteri sono un trend del 2006, vedi questo e questo.
Insomma qual è il mio problema con ST? Solo che ho rosicato perché Super 8 se lo sono filato in pochissimi e ora tutti impazzi? Ma no, vi assicuro.
ST è un serial dannatamente FICO, da vedere ASSOLUTAMENTE, è fatto stupendamente bene (anche se devo capire se la CGI del mostro finale faccia così schifo per colpa di una mancanza di budget o è anche quella una citazione del mostro finale orrendo del serial tv di IT), i protagonisti sono adorabili e perfetti nelle loro imperfezioni

e certe scene non le dimentichi


E poi c'è Eleven, detta El (traduttori, davvero non potevate trovare nulla di meglio di Undi?), che è brava, tenera e la vuoi difendere a tutti i costi con tutti i poteri che non hai

Ma la verità è che il citazionismo imperante, che è la forza di questo serial, è al tempo stesso il suo limite. 
Non c'è NULLA di nuovo in questo ST, niente, di niente, di NIE.NTE.
(Din Don il prezzo è ok per la vocina in fondo che dice "ma lo dicono dall'inizio che non sarebbe stato nuovo, quale parte di "citazionista" non avevi capito?")
Oltre agli anni Ottanta in tutto e per tutto (nella moda e nella musica su un livello superficiale e nella sceneggiatura e nella regia che rifà di patta alcune scene di alcuni film su quello più cinematografico) ci sono spalmati omaggi (o copie) di Silent Hill e Under the Skin, Monsters Squad e Alien, dei film di John Hughes con la brutta in rosa

e di X-Files, di Fringe e del Blade di Del Toro.
E in anni in cui remake, reebot, sequel, spin-off, sono diventati l'unico modo di fare le cose, allora dio Spilbi sa quanto abbiamo bisogno di materiale NUOVO, che sappia creare nei 13enni di oggi (ma anche nei 13enni in noi) nuovi universi, nuovi eroi, nuove avventure, e non solo ripetere (tra la citazione e il pedissequo) le cose belle del passato.
Quindi fatemi capire, rifare Ghostbusters è sacrilego, ma prendere tutti gli elementi di quei film e rifarli no, perché non ci sono nomi e brand conosciuti? E i 38enni del 2050 come si ritroveranno? Con gli stessi miti adolescenziali nostri («Che ficata questo film con i ragazzini in bmx, proprio come quando ero pischello nel 2016!), che brutto sarebbe?
Diceva quello:
E così Stranger things, proprio come un mostro, succhia tutta la nostra nostalgia e ce la risputa addosso, e noi lì imbambolati e felici (me compreso, il tempo di una domenica), ma senza la voglia di far nostri nuovi miti, che quando pensi al passato vai sul sicuro, non avevi impegni se non i compiti che alla fine la svangavi, non avevi preoccupazioni se non trovare quel maledetto DueNani nella bustina degli Exogini, non avevi responsabilità se non mettere a posto la stanza dopo una sessione domenicale di Commodore 64.
Parlo come un vecchio? Sono invecchiato male? Non sopporto che quelli che dovrebbero essere MIEI (e di tutti gli altri 30something come me) ricordi adesso vengono dati in pasto anche a quelli che poi "GENIO! GLI EROI DELLA MIA GENERAZIONE!" e poi vedi che sono nati nel 1992?

Sarà, ma io dopo aver letto tutto l'entusiasmo per ST come minimo vi voglio vedere IN ADORAZIONE di fronte ai Van Orton, di fronte a Signalnoise, e voglio che ascoltiate tutto il giorno Kavinsky mentre giocate al NES (eccovi accontentati).
Non sono per nulla sarcastico, quelle che ho appena citato sono artisti e cose che mi piacciono davvero tantissimo, e quel piccolo NES me lo compro sicuro.
Ma non mi basta che scriviate sui social "ST da paura!" sul primo account che vi si apre. 
Non mi basta.
Perché cinque anni fa, che non eravatemo così attaccati ai social, nessuno si è sperticato per dire che SUPER 8 "WOW! Ragazzini in BMX! L'ADORO!".
Sì, da bravo vecchio sto dando tutta la colpa al rincitrullimento e l'attenzione flatulenta che abbiamo sui social, la verità è che - passatemi l'azzardo - mi pare la stessa leva cinquestellina del "popolo del web" dove uno dice "CAPOLAVORO" e molti seguono l'andazzo.
Volevate una recensione più buona? Che lodasse la capacità di ST di ritirare fuori quel bambino ormai perduto che c'è dentro di noi? Bambino che proprio come ogni bambino appena scopre una cosa fichissima la deve dire subito a tutti gli amici e quindi (oggi) la va a scrivere sulla sua bacheca di FB? Volevate una mia Spielberg face di fronte a ST? 
Il fatto è che il mio bambino non è mai morto. Io mi stupisco sempre molto. Io mi arrabbio sempre molto. E per questo ST non ha ritirato fuori il mio bambino interiore, gli ha solo fatto pensare "perché diamine ho buttato tutti i miei Exogini, solo per quella volta che trovai DueNani in una bustina da personaggio singolo avrei dovuto tenerli".
Detto tutto questo: vedete ST, è una serie da non perdere.
Anche se alle citazioni inizio a preferire l'eccitazioni per storie nuove.
TIeniamoci pronti ad una bufera di fan art, bella, per carità, non esisterei se non amassi la fan art.

SIAMO SERIAL NOTTE BROCCOL • The Darkness - Wolf Creek

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Che siamo in pieno revival Ottanta non è un segreto per nessuno. 
Non a caso Notte Horror - ribattezzata Notte Broccol da me medesimo e già rubrica che vanta TOT (un numero a caso tra 0 e 0 milioni) tentativi di imitazione - era quella cosa che proprio in quegli anni ci teneva incollati alla TV fino addirittura alle 11 alle volte (se il TG si dilungava troppo) anche 11.40, facendoci scoprire a tutti il sano gusto dell'horror. Questo per dire che siamo in pieno rimastone.
Comunque, siccome vorrei che si continuasse a parlare ancora un po' di Stranger Things, questo fenomeno (delle ultime e delle prossime 72 ore), scriverò delle brevissime considerazioni di due cose a firma Greg McLean, registello horror cresciuto pane e fette di canguro. Il primo è:
The Darkness
Trama: I believe in a thing called Bacon

È il più brutto film horror degli ultimi dieci anni. Che è proprio un'offesa grave.
I cattivi del film sono questi fantasmi indiani 
portati a casa dopo un viaggio nei monti Appalachi.. no non è vero, nel Canyon... ma mi piace sempre scrivere la parola Appalachi.
Insomma quei quattro tizi mascherati non sono i Knife o un altro gruppo di questi che usa le pellicce e i capoccioni di animali, ma fantasmi che ti invadono casa e la cosa più paurosa che fanno è lasciare aperte le porte, fare scuregge (giuro), e toccare la figlia bionda della famiglia
cioè si comportano da uomo medio praticamente.
La colpa di tutto ce l'ha un ragazzino autistico che si è portato dietro dal Canyon dei sassi che evocano 'sti mostri, ma ancora più colpe ce l'ha Kevin Bacon che ha accettato questo film di merda.
Vi giuro non riesco a dire altro, un film senza capo né coda, e se pure l'avesse farebbero cagare entrambe, inzeppato con tutto ciò che di horror esiste (famiglia, fantasmi, manate sui vetri appannati, la scena della vasca, la medium indiana tipo Poltergeist e via dicendo), ma fatto male e un finale, aiutami a dire WTF?!
 Ma forse la vera colpa è del regista che, gira che ti rigira, è anche il regista di Wolf Creek 1 e 2 e anche di
Wolf Creek - The serie
Trama: Stamo affà la koala 

Che è la serie - uscita a sorpresa dalla sconfinata Australia - che continua le storie raccontate in Wolf Creek, che vantava un bellissimo primo episodio e un risibile secondo (già annunciato il terzo), quella serie torture horror con serial killer canguraro (che è il corrispettivo di bovaro in Australia) 
Serial Killer completamente diverso da quelli, tutti intelligentoni e raffinati, a cui siamo abituati. Questo ha un fucile, gli piace ammazzare male la gente
punto. Persona non gradita da una storia vera:

La serie non espande più di tanto la mitologia dei film, si rimane infatti a "pazzo ammazza tutti, sopravvissuta lo cerca per tutta l'Australia, durante il viaggio incontra un po' di buoni un po' di cattivi, e alla fine...",  e riesce a ritrovare la bellezza pura del primo episodio, in cui il terrore non corre sul filo e non si nasconde nei vicoli poco illuminati di New York (l'oscurità non c'entra proprio nulla) ma sfreccia con un pick up arrugginito sulle strade soleggiate della sperduta Australia, dove i biker sono cattivi e gli sciamani aborigeni buoni (e ti insegnano anche a guarire da sola in silhouette controluce come farebbe Pai Mei)
Protagonista stupenda (e brava) Lucy Fry
già incontrata in 11/22/63 e guarda un po' nel film di poche righe e manate in faccia fa (solo un caso?! IO NON CREDO!!!) a cui auguriamo ogni bene tipo non lavorare più per questo regista altalenante (anche se le ha dato l'occasione di avere un solo grado di separazione da Kevin Bacon, cosa per cui lei stessa giuoisce in questa intervista) e magari perdersi di notte vicino casa mia e citofonare proprio a me per chiedere aiuto.
Bellissima la canzone della sigla

Un serial che probabilmente non avrà molta fortuna, ma che vale molto.
Stesso regista, due prodotti agli antipodi. Dunque è lecito chiedersi: può qualcuno fare uno dei più brutti film horror di sempre e una serie tv fichissima ed essere la stessa persona? Vi lascio con questo quesito da incubo.
Buonanotte
Zio Broccolia

♰ Garry Marshall ♰

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♰ Garry Marshall ♰
Happy Pretty Man

CB ANTEPRIMA • Star Trek Beyond

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Star Trek Beyond
Trama: Star Tre

L'avevo detto e l'ho mantenuto



Stupendo, GENIO!, applausi, grazie, prego. Per il resto pochissimo da segnalare.
Non è un brutto film, non annoia praticamente mai, d'altronde Lin (Cin Ciao?), regista action di vari Fast & Furious ma anche di questa cosa qui

l'hanno chiamato apposta, e lui dopo un inizio tutto calmo calmo



ci regala un attacco spaziale veramente fico - e anche se lo sciame di astronavi non è proprio un'idea nuovissima, funziona sempre


con tanto di eliminazione subitanea dall'equazione del film della più grande icona della serie

sì esatto, il tagliapizza volante



e da quel momento non si ferma più. Però non entusiasma, praticamente mai.
Già siamo dalle parti di "episodio allungato di telefilm". 
STBeyond infatti non porta avanti le storie dei singoli personaggi di un solo millimetro, così come li ritroviamo all'inizio, li lasciamo, già ingabbiati nei loro ruoli, proprio come in un telefilm. Un film che bene il suo lavoro, ma che lavoro è quello di mantenere lo status quo?
Neanche una morte eccellente (se non quella reale, porello)
 
Kirk comanda ma c'ha anche le turbe (infatti già prenotato nel prossimo Star Trek, il quarto, quindi Star Quattrk, il ritorno del padre visto nel primo, il che ci fa ben sperare perché ci saranno viaggi nel tempo, e se Kirk fosse il nonno di se stesso?), Spock è il solito insensibile adorabile e Spockioso
 
Simon Pegg oltre a  ha anche scritto la sceneggiatura - fa il solito suo, quello che fa in tutti i franchise (leggi Mission:Impossible) in cui partecipa: l'upgrade del nerd, quello che proprio all'ultimo secondo fa funzionare una cosa tecnologica che serve al vero eroe in azione altrove mettendo insieme due tubi

ma sa anche menare ed è pronto all'azione.
Comunque chissà il piccolo Simon

(Foto vera)
come si sente oggi che partecipa attivamente sia a Star Wars che a Star Trek. Ma gira coi gorilla per difendersi dalle due fazioni di fan? 

Come quei giocatori di calcio che passano da una squadra all'altra della stessa città. 
Basti pensare che il ruolo di jolly (Quello che fa le battute e i siparietti comici) lo hanno riservato a Karl Urban

noto per la sua vis comica, peccato che il più delle volte sia involontaria, tipo qui

Pervenuta l'omosessualità di Sulu (omosessulualità, quindi), infatti già è tutto un arcobaleno a partire dal poster citazionista


Il cattivo di turno è di quelli che non mi piacciono, di quelli accecati dalla rabbia, che quindi fanno più la figura di attaccabrighe che ti danno un pugno a freddo solo perché so incazzati, piuttosto che quei bei cattivi diabolici che pianificano la vendetta (è il terzo cattivo - dopo Erica Banana e Benedetto Cucumberfioridibach - di ST e tutti e tre erano in cerca di vendetta, servirebbe un cattivo diverso) e se la servono freddissima. Sotto chili di prostetico c'è Idris Elba
 
uno di quelli bravi ma forse un po' troppo votato ai soldoni, fa solo blockbuster...
New Entry di rilievo Sofie Boutella
che già aveva rubato la scena a un po' di gente in Kingsman, e lo rifà qui, anche sotto chili di cerone

Certo ultimamente vale la pena trasferirsi nello spazio e scaricare qualche app di appuntamenti e allargare un po' le vedute a tutti i colori dell'universo



Il franchise cinematografico di Star Trek non delude le aspettative di intrattenimento, ma non rischia mai e poi mai di avere qualche profondità di sorta, qualche scena memorabile, qualche personaggio davvero ma davvero indimenticabile, insomma è già involuto a routine.
Di routine anche i soliti ammiccamenti ai fan: sono certo che quella vecchia astronave sia in tutto e per tutto uguale a quella usata nel primo serial e trovano anche il modo di far apparire tutto l'equipaggio originale, che dopo la partecipazione nei primi due dello Spock Originale, ora morto, c'era bisogno di nuove comparsate eccellenti. 
Ve lo dico, prepariamoci alla partecipazione del Kirk e degli altri, nel prossimo ST.


Qualche disegnetto, ma senza troppo entusiasmo
Ah. Ci ho rimediato la penna luminosa dell'Enterprise, la penterprise, quindi
Ci scriverò il mio diario.
Web, penultima frontiera della critica cinematografica. Eccovi le recensioni di ChickenBroccoli durante la sua missione decennale, diretta all'esplorazione di tutti i film brutti, alla ricerca di pellicole decenti e attrici civili, fino ad arrivare a vedere quello che nessuno ha mai visto una seconda volta dopo la prima.

• LAGO FILM FEST XII •

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2012.
Ricevo una telefonata da uno sconosciuto. Penso di ritrovarmi in una leggenda metropolitana e già mi chiudo nell'armadio al pensiero di dover affrontare un pazzo scappato dal manicomio che sta al piano di sopra. Poi mi ricordo che non ho un piano di sopra e mi calmo, poi mi accorgo che quello dall'altra parte del telefono è pazzo davvero: vuole che segua per tre giorni il LAGO FILM FEST.
Accetto, di buon grado ma accetto.
Il risultato è scritto qui, qui, qui e qui.
E questo è solo quello che è arrivato a voi. Io invece vengo investito da quella cosa che si chiama vita (o corto circuito cervellare) e così, senza dire niente a nessuno mi imbarcai cambio tutto. Infatti da quel momento LFF inizia ad usare lo slogan "LAGO TI CAMBIA LA VITA", che io penso sia riferito a me, invece forse è perché si mangia così bene che devi farti due buchi in più alla cinta.
2013.
Non ci vado perché ancora mi sto riprendendo dalla volta prima. Ma lo promuovo.
2014.
Non ci vado perché mi devo preparare per l'anno dopo. Ma lo promuovo, senza rimandarlo a Settembre.
2015.
Qui, da vero Brighella, nota maschera laghese, ne faccio una delle mie: chiamo a raccolta 8 illustratori e faccio il CHICKENBROCCOLI LAGO FILM FEST MAGAZINE, anche detto CBLFFMAG, questo splendore qui:

Bellissimo. Per farmi ripagare lo sforzo di aver fatto lavorare altri mi autoinvito e ci vado non uno, ma due giorni.
2016.
Oggi inizia la nuova edizione del LAGO FILM FEST. La XII.
Io immagino che voi siate già tutti lì, mentre io non potrò esserci. Perché a Nord ci devo andare a Settembre - sì, vi spoilero le cose a pezzi e bocconi - e un po' vi invidio, di quella invidia buona, quella di quando stai davanti al computer durante la pausa pranzo a mangiare uno spiedino di pollo rancido preso dall'alimentari di sotto e vedi la gente sui social che andrà a vedere tutti i cortometraggi bellissimi di quest'anno, che si possono trovare sul catalogo:

Che andrà a vedere Index Zero di Lorenzo Sportiello, amico con cui ho fatto quella che probabilmente è l'intervista più bella mai fatta al mondo, che sta anche nella giuria, che incontrerà i mostruosi mostri della mostra criptozoologica, che vedrà la mostra di più di 60 illustratori che hanno disegnato tutti mostriciattoli - eccone un paio di Oscar Odd Diodoro e Jacopo Rosati:
Che draghi.
Insomma LAGO si conferma sempre il posto giusto dove stare nei giorni in cui lo fanno. Capito che intendo? Che tutto quello che stai facendo tu, quando nel lago di Lago c'è il LagoFF, ti sembra meno interessante, meno divertente, meno
Dura fino al 30 luglio. Mi sa che appena finito lo spiedino parto. Intanto mi studio IL SITO.

CB ANTEPRIMA • La notte del giudizio - Election Year

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La notte del giudizio - Election Year
Trama: Purga Bunga

Forse era logico passare da un onestissimo film home invasion quale fu il primo The Purge, film che aggiungeva alla trama di Funny Games (e tanti altri horror del genere tipo Ils, The Strangers, Secuestratos, You're next) un elemento così interessante come "lo sfogo" (in pratica una notte all'anno tutti i crimini, omicidio compreso, sono giustificati e non perdonati, questo per lasciare che la bestialità e l'istinto omicida innato possa appunto sfogarsi in quella notte e lasciare gli altri 364 giorni liberi da crimini), dicevamo forse era logico passare da quello a una visione più ampia di questa idea, implicazioni, motivazioni, conseguenze. Sì dai era giusto, l'idea era troppo buona (anche se ricordo che qualcuno mi disse che era uguale uguale a qualche manga) per relegarla ad una casa, o a una serie di film home invasion che sarebbero risultati tutti uguali.
Ma certo non mi aspettavo che sarebbe diventata una serie così didascalica, così palesemente (e semplicisticamente) portatrice di messaggi "no violenza", "armi brutte", "dove stiamo andando in questa società se non ci aiutiamo tra di noi", tutti messaggi che per carità, giustissimi eh, ma insomma, se è vero che ogni giorno succede quello che succede, non sarà una serie di film come The Purge a insegnare qualcosa, anche perché ho il netto sospetto che, nonostante il messaggio di pace, quello che rimanga più impressa sia l'idea della notte libera da crimini. Credo ci sia il pericolo concreto che se qualche pazzo indicesse un referendum per farla davvero si avvicinerebbe alla vittoria senza troppe difficoltà...
Tipo che qui vendono le maschere ispirate al film, sottotitolo "dai che il 6 novembre si comincia". A proposito di maschere, se nel primo film c'erano le maschere tipo ometti cattivi
e nel secondo quelle da manichino pazzo
nel terzo i costumisti si sono dati da fare e hanno realizzato dei megacostumi con le icone americane assassine

e via di facile iconografia "America brutta. America cattiva."
E, se nel primo film si raccontava di quello che succedeva a una famiglia di pinguani in casa propria coi cattivi fuori che cercano di entrare, nel secondo, che poi si intitola Anarchia (mettetevi d'accordo sul titolo, perch questa serie almeno a 5, 6 film ci arriva) si raccontava di quello che succedeva nella città a vari pinguani coi cattivi per le strade pronti ad ammazzarli, nel terzo episodio si entra in politica, e trovano spazio una candidata presidentessa sopravvissuta a un assassino che gli ha trucidato la famiglia molti anni prima che vuole quindi abolire la purga (nessun voto dagli stitici), il protagonista del secondo che voleva vendicare il figlio e ora è diventato capo delle guardie del corpo della candidata (il che rende il film una sorta di Guardia del corpo scannato), e altri pinguani di colore, tra afroamericani e messicani, che aiutano i due a sopravvivere, perché se metti una vena politica al tuo film non puoi non metterci tutte le etnie), tutti alle prese con lo scontro politico tra chi la Purga l'ha inventata, un gruppo che somiglia molto alla ex DC

e chi la vuole vedere morta (!).
Il film è meglio del secondo (non posso dire rispetto al primo, perché è proprio tutt'altro tipo di film), soprattutto ha le idee più chiare, il problema è che perde del tutto quel fascino malato degli "assassini per una notte" e poi magari padri di famiglia il resto dell'anno, del tipo che tutto l'anno saluti il tuo vicino quando vai a buttare la spazzatura e poi durante la Purga quello ti suona e ti tortura con un taglierino.
Ecco, si sono persi per strada i sadici pazzi che ballano intorno ai cadaveri e fanno ciao ciao con la manina, giusto qualche sprazzo
questi lo sappiamo sono il genere di pazzi che fanno più paura, nei film, e sono stati invece sostituiti coi criminali di strada, quelli delle gang col mitra in mano,che fanno meno paura, nei film. C'è pura la versione purga delle ragazze di Spring Breakers
Quindi critica alla società un tanto al chilo, politici corrotti cattivi, gang tipo Black Panthers buoni ma con metodi cattivi, candidata buona perché yes she can, guardia del corpo sconfortato dalla cattiveria umana ma forse c'è speranza, afroamericani e messicani buonissimi pronti a sacrificarsi per salvare un Paese che gli ha riservato tanta merda ma anche sogno americano.
Va benissimo per questa fine luglio. 
Come andranno avanti? Estenderanno la Purga a tutto il mondo? Racconteranno la prima notte di Purga? Faranno un mega Purgone? Racconteranno di quella notte in cui la Purga arrivò anche a Roma?

A questo punto ammetto la mia curiosità.

E CHI CHIAMERAI?

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Ghostbusters

Trama: Venimmo, vedemmo...

MEGASIGLA che dobbiamo sentire tutta la settimana!

Allora, la scorsa settimana ho visto in anteprima il reboot di Ghostbusters, quello tutto al femminile, quindi non potevo farmi sfuggire l'occasione di riguardare i due originali dopo tanti tanti anni dall'ultima volta (almeno 7, visto che non sono su TUTTI I FILM) e fare quello che tutti consigliano di non fare in caso di reboot/remake/sequel/spinoff: il confronto.
Col nuovo GB ci vediamo giovedì, e non sarà un bell'appuntamento di quelli che tutto va bene e poi alla fine salite a casa a vedere la collezione di ectoplasmi, anzi, ma intanto non è male - come direbbe Egon - fare tra una considerazione e l'altra quella cosa già riservata ad altri miti dell'epoca (Alien, Robocop) di raccogliere tutto il tuttibile in quanto a illustravisioni bellissime.
Ad ogni modo per scaldare l'ambiente, a quei due tre che non hanno ancora comprato FILM ANTISTRESS DA COLORARE, vorrei dedicare questa poèsia:
Se solo ci penso 
mi fa ancora senso, 
 mi viene anche l’asma... 
HO VISTO UN FANTASMA! 
Ma grazie al film tu già lo sai, 
se ne incontri uno chi chiamerai? 
Loro, i grandi Ghostbusters, 
sui muri di casa c’hai pure i posters. 

Esser acchiappafantasma 
e catturar l'ectoplasma, 
ecco svelato il mio sogno... 
 non chiudersi in bagno! 
C’è Egon Spengler il dottore, 
uno che pensa a tutte l’ore. 
Peter Venkman è Bill Murray, 
più bravo di lui non ne trovèrai. 

Raymond Stantz è il più comico, 
non sembra certo un accademico. 
Infine c’è Winston, lo sanno tutti: 
era l’Eddie Murphy dei brutti. 
Quando il film uscì nelle sale 
fu cotta adolescenziale. 
Ce ne andavamo in giro 
con lo Slimer sotto tiro. 
Vi ricordate la mitica ECTO-1? 
Non la trovi di certo a qualche raduno. 

Io appena presa la mia patente 
volevo con quella farci ogni incidente.
I nostri eroi sono quattro,
e aiutandosi l’un l’altro, 
trovano infine il “dolce” modo
 per fare di Gozer un colabrodo. 
L’ho visto e rivisto su vhs, 
ogni volta con nuovo nerd-interesse. 
E anche il secondo, quello con Vigo, 
lo so a memoria rigo per rigo. 
Essere nati negli anni Ottanta
 di fortuna ne abbiamo avuta tanta: 
avere vissuto di prima mano
 ogni cult movie americano. 

Dice che ora fanno i reboot; 
ma cos’hanno in testa? Moonboot?
 Lasciate i miti lì dove stanno 
a rifarli male fate solo del danno. 
Girate dei film moderni e belli, 
lasciate stare i nostri modelli. 

Vedrete che i ragazzini di oggi
li ameranno poi senza altri appoggi. 
Siamo cresciuti come Guardia di Porta
invece del sangue, melma nell’aorta. 
Se per caso mangiamo marshmallow 
ne facciamo un pupazzo di caramello. 

Ghostbusters fa ridere e anche pensare 
capisci quello che da grande vuoi fare: 
cacciare vecchiette da biblioteche, 
disinfestare case da streghe bacheche. 
Un’altra cosa il film ci insegnò 
una legge che chiunque imparò 
se un Dio ti chiedono di essere qui, 
TU DEVI RISPONDERE: SÌ!
Bella eh? Polli is the new Leopardi.
Questo era un modo come un altro per gridare ai quattro venti la mia ammirazione per uno dei miei veri miti Anni Ottanta, che sembra arrivare proprio a puntino, visto che ora gli 80 vanno di nuovo di moda, dove per "ora" intendo Stranger Thing. Moda che in effetti è scoppiata adesso esattamente come in cui è scoppiata le altre mille volte, ogni 4/5 anni c'è il rimastone Anni Ottanta, facciamoci il callo.

Ghostbusters (un piccolo gradino in meno di Voglia di vincereRitorno al futuro e Labyrinth, ma almeno una scalinta sopra altri miti come Goonies, GremlinsIndiana Jones e La Storia infinita per esempio) è stato un mio mito vero, da vedere, rivedere, ririvedere, posso dire che l'ho visto qualcosa come 20 volte? Lo posso dire.
Mi divertiva tantissimo, amavo gli attori ma ancora di più i personaggi che interpretavano, anche perché non sapevo nulla della loro provenienza SNLivosa, ero in un certo senso "puro" (sta tutta qui la nostra incredibile ricerca di quell'emozione che chiamiamo "nostalgia", è veramente paragonabile a una droga...) e mi vedevo i film senza pensare a nulla, proprio me li godevo al 100%. Non lo faccio da tempo (considerato che sono 7 anni che ogni film che vedo, mentre lo vedo, penso a cosa venire a scrivere qui subito dopo... sì, è un mezzo grido di aiuto.)

Adesso, mettersi a fare la critica cinematografica seria del primo Ghostbusters francamente mi sembra un po' inutile, come sempre quando approccio a film che ha 30 anni di mito nella cultura pop, diventa controproducente dire "bello", "brutto", basta dire "mito".
A proposito dei 30+2 anni dal primo GB ecco le cover illustrate delle edizioni superspeciali fatte da Dan Mumford:
GHOSTBUSTERS2_danmumford3.jpg
Altro omaggio di Dan:
E adesso deliziamoci con una MAREA di cose belle da vedere (e non sono mica finite, domani ce ne vediamo altrettante). Ma prima, il solo e unico, Drew Struzan, basta lui per riportarti al 1986 e a farti chiedere perché non hanno mai usato questo poster come ufficiale e definitivo?
Ok, cominciamo, ci vediamo tra una mezzora











Be', davvero siete ancora qui e non a ririririvedere il primo, solo, vero e unico Ghostbusters? No, non questo (questo è la vera ispirazione):

Saluti da Chicken il chickeniano. A domani con GB 2.

E CHI RICHIAMERAI?

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Ghostbusters 2
Trama: Vigo mortonsen

Si legge sempre che il secondo GB è un film "dimenticabile". Non sono mica tanto d'accordo sa. 
A parte che ad avercene sequel comici così, che non tradiscono più di tanto l'originale (che tanto che era irragiungibile lo sapevano anche loro) e alla fine portano a casa un dignitossisimo divertimento basato su cose già viste. Ok, non lo migliora, e cade un bel po' nel buonismo sul finale ("questa città non è marcia come pensiamo, adesso cantiamo tutti insieme"), ma neanche lo affossa facendoti maledire il fatto che l'abbiano anche solo pensato (tipo che ne so, Senti chi parla 2), e dire che il rischio era altissimo, poteva essere un gigantesco e schifoso mare di quella materia mocciolosa comunemente detta SLIME! Anche se in effetti qui c'è molto più slime di sempre. 
Ma va bene così! Che vogliamo scherzare? Quando parliamo di slime parliamo della della materia stessa di cui sono fatti i sogni:

Quando era bello lo slime. Ne avevamo a litri (o si misura in chili? Era solido o liquido lo slime?), era bellissimo far finta di starnutire e farsi scendere un fiotto di slime dal naso che penzolava lì facendo bella mostra della sua schifosaggine. E poi mica era solo appannaggio dei Ghostbusters, no, litri di slime riempivano i nostri giocattoli, fino a diventare sempre più impolverato e sporco:


Qui la sua storia. 
Ecco. A ben pensarci, se tutti questi coglioni pazzi che si mettono a fare le bombe e le armi a casa si vedessero Ghostbuster e iniziassero a produrre questa favolosa materia color del cappero odiata da tutte le mamme perché ci rovinavamo i divani invece che esplosivo, usando questo sito, vivremmo in un mondo migliore, questo è certo.
Ecco, pure la botta CB per il sociale l'abbiamo data.
Com'è GB 2? Sì, minore del primo, un po' meno ispirato, ammettiamolo.
Vigo Fratello t Tio Vi comm' Viuuulenza I comm' Immondo G comm' Guano O comm' Ora ti spiezzo, qui ritratto in tutta la sua carpazità dai Van Orton

e il suo tirapiedi che parla come Jar Jar Binks (anche se è arrivato 20 anni prima) sono nemici un po' scemi, quasi che fanno meno paura di Slimer. 

Di certo Zuul era più minaccioso. Oltre che più figa.
Forse perché era il 1989 e gli Anni Ottanta stavano per finire, e con loro il mito, ma in pochi definiscono GB 2 un film riuscito e comunque non viene mai annoverato nelle liste dei film mitici di quegli anni (mentre Ritorno al futuro 2, coevo, eccome). Io però ricordo l'emozione quando seppi del sequel, e non da Facebook come ora, anzi dal regista che già mentre gira il primo annuncia il secondo, no, lo seppi forse dall'amichetto vicino di casa che "oh ma lo sai che fanno Gostbaster due!""See vabbé ma te pare che Gostbaster 2? Ma che t'inventi, dai zitto e andiamo avanto che c'è Indiana incastrato nella chiesa!", poi l'attesa del giorno d'uscita, e finalmente andarlo a vedere il PRIMO giorno, con tanto - ricordo benissimo - di megalogo GB dipinto gigante sull'entrata del cinema Embassy, proprio un pannellone gigante dipinto a mano. Negli anni Ottanta eravamo un po' la Bollywood europea, facevamo un sacco di cose strane al cinema, oggi solo qualche cartonato con cui scattare una selfie e dei gadget tipo bicchierone con cannuccia se compri il menù brandizzato del film. Evvabbedai.
Non pensiamoci più e vediamoci un po' di making of di quando gli effetti speciali non erano solo spingere un pulsante sul computer e poi fa tutto lui

Da questo video poi parte un MEGAspeciale in sedici episodi di un matto di GB 2

Mai matto come Ghostheads il documentario che potete vedere su Netflix dedicato a chi ha dedicato anima e core tutta la vita ai Ghostbuster. Questo:

E ora, come ieri più di ieri, centomille illustravisioni belle. Oggi divise per personaggi! Si parte con quella caccola gigante smerdosa di SLIMER!

L'OMINO DI MARSHMALLOW!


E ovviamente ECTO 1!
Comunque non posso proprio esimermi, parlando di Ghostbusters, di citare almeno una volta questo:

Che se vogliamo dirla tutta, nonostante siano loro quelli sempre stati accusati di essere gli acchiappafantasmi tarocchi, in realtà è il contrario, visto che questo cartone è tratto da questo telefilm, che a sua volta - insieme al cartone di Topolino visto ieri - è stata la fonte di ispirazione per GB. 
Domani finalmente passiamo al reboot, con una GRANDE sorpresa in esclusiva. Però posso già dire una cosa? Se invece del reboot avessero fatto il film live action dal Ghostbusters della Filmation, con tanto di Malefix e tutti i suoi scagnozzi dai nomi bellissimi (Fandonia, Vishid, Scuotiossa), sarebbe stato bellissima. Per Grunt c'era già l'attore pronto.

I AIN'T AFRAID NO GIF!

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A distanza di appena un trentennio dal primo e dal secondo, tra poche ore esce il nuovo Ghostbusters, quello delle ragazze e delle polemiche, quello che io ho visto in anteprima per voi.
Ora, sappiamo bene che un'anteprima si paga, ma siccome io, come un vero Ghostbuster, sono in bolletta, mi sono ingegnato per risolvere in altro modo: ho fatto pagare qualcun altro per me.
E chi chiamerai? Ci voleva qualcuno di BRAVISSIMO che fosse appassionato di acchiappafantasmi quanto e più di me. 
Ho chiamato Giulio Castagnaro
Illustratore incredibile (basta vedere il suo sito e il PoPster che fece due anni fa) e amante dei Ghostbusters a livello quasi morboso, mi ha accompagnato all'anteprima. Strano che non avesse un razzo fotonico sulle spalle e i capelli ricoperti di slime.
A sua volta Giulio, per ripagarmi (è tutto un chi paga chi il mondo delle anteprime) dello stupendo tempo passato insieme mangiando pop-corn scontrando le dita nel megabicchierone con quell'imbarazzo della prima volta e bevendo coca cola da una sola cannuccia, ha realizzato questa stupenda gif che dovete cliccare per vedere grande:
Ovviamente dovete condividerla su Facebook (non è difficile, si clicca con tasto destro sull'immagine, si dice "Apri immagine in un'altra finestra", si copia il link, lo si incolla su FB e la gif animata è fatta.) Oppure andate qui e cliccate CONDIVIDI.
Tornate qui alle 13:00 puntuali che esce la recensione del film.
Intanto buon attacco epilettico.

CB ANTEPRIMA • Ghostbusters

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Ghostbusters

Trama: E chi odierai?


E alla fine sono arrivate pure loro.

Ma prima di loro sono arrivati i fan duri e puri del primo e del secondo, con mesi di critiche al progetto, tutti a gridare cose come "maledetto regista ci stupri l'infanzia!" o peggio "Maledette donne dovreste sparire tutte dalla faccia della terra, noi sì che siamo veri uomini e vogliamo un mondo popolato solo da uomini, non siamo mica gaysss noi veri uomini che non vogliamo mai più le donne!".
Poi ci si sono messi gli attori originali che se ne distanziavano come gli avessero messo sotto il naso un coniglio morto putrefatto (Winston ha gridato ai quattro venti social che era una cazzata, Murray ha detto "mai e poi mai parteciperò", Ramis lo sappiamo bene come ha reagito).
Poi ci si è messo il popolo del web, ad insultare l'attrice Leslie Jones talmente forte che l'ha sconfitta a suon di offese ridicole e battute per nulla divertenti, lei è uscita da Twitter e penso sia entrata in terapia; che poi insomma, prendersela con gli attori, ma ti pare? Come quando uno per strada sputa in faccia all'attore di Gomorra perché ha girato SPOILER> una scena come quella, ma d'altronde il popolo del web è quello che condivide un solo cervello in migliaia (e ne va pure fiero, ci fa intere campagne elettorali e vince pure), e quindi 'sto popolo ha il QI di una pianta, anzi meno, che se vedi le cose che fanno certe piante alle volte penso siano più intelligenti di me (oddio non è che ci voglia molto, io questo col cavolo che saprei farlo:
 
Ma invece di parlare di piante, del sindaco di Roma e di haters deprecabili (ma poi ragazzi, si può e si deve scherzare su tutto, e un po' di sano "hate" ci sta sempre bene quando è meritato, ma mettersi lì a paragonare un'attrice nera a una scimmia denota che voi da cento anni di grandi commedie, grandi comici e grandi battute non avete proprio capito un cazzo.) parliamo del film.
Se non fosse Ghostbusters e non avesse quelle attrici, sarebbe decente. Che è un po' come dire "se fosse un altro film, sarebbe bello", lo capisco. Ma posso spiegare, signori della corte (e signore che mi fanno la corte).
C'è una parola che mi è passata davanti alla testa tutto il tempo del film: imbarazzo.
Non il mio di fronte al film, ma quello che traspare dalle recitazioni e dalla regia.
Il nuovo Ghostbuster non è un film imbarazzante, è un film imbarazzato.
Film imbarazzanti, e copiati dai GB, sono questo, o questo. GB 2016 è invece imbarazzato perché lo senti proprio che tutte le persone coinvolte ad un certo punto sono state investite da quella vocetta che gli diceva "ma non è che stai affà 'na cazzata? Pensace bene che poi te penti..." (le vocette parlano sempre con l'accento del diretto interessato, la mia romanesca)
Partiamo dalle attrici.
Che per 3/4 siano prese dal SNL ci sta, era così anche nel primo, in cui dovevano essere tutti e 4 dal SNL (Murray, Akroyd, Belushi, Murphy), quindi ok, ci sto. Peccato che sia le due protagoniste, Melissa McCarthy (che personalmente detesto e non mi fa ridere MAI, ma che sa fare molto ma molto meglio di quello che fa qui) 
e Kristen Wiig (che personalmente non mi fa né caldo né freddo, fa sempre il suo ma nulla più, tranne qui) sono sottotono, ma che dico sottotono, sono proprio sotto a un ettolitro di slime, bloccate, sembra non sappiano cosa dire e come dirlo, cosa fare e come farlo, che personaggio interpretare.
Le altre due, anche loro dal SNL, fanno il loro, una come comic relief pazzerella
(che tenta continuamente di rubare la scena facendo cose pazzerelle anche quando è in secondo piano. Peraltro palesemente gay ma non dichiarata nel film perché "chi ci pensa ai bambini?") e l'altra il comic relief nera incazzata indaghetto che fa una battuta urlata dopo l'altra
Nessuna delle quattro riesce ad essere memorabile, o anche solo a imprimere una personalità definita alla propria acchiappafantasma (nessuna è paurosa, nessuna è stronza, nessuna è saracastica, nessuna è badass, sono quattro tipe un po' tutto un po' niente che già dal primo fantasma dicono "ok, sparaflashamo, fico". Ricorderete cose successe ai primi GB al loro primo fantasma, e loro lo cercavano con entusiasmo, peraltro:
Così non va bene, perché nessuno empatizza mai con nessuna. Sono pronto a scommettere che avrebbero fatto meglio le loro epigone japponesi

Poi c'è Thor, che fa il segretario svampito. O almeno dovrebbe, visto che più che svampito è proprio ritardato. E, come mi è già capitato di dire, il ritardo mentale non fa ridere, fa un po' pena. La svampitezza che può nascondere ficaggine (Janine) o la sfigataggine che può nascondre coraggio (Louis), queste sono caratterizzazioni belle e divertenti, il ritardato mentale che si copre gli occhi se sente un botto 
o cerca di prendere un telefono al di là di un vetro per sei volte, non fa ridere.
Ed è questa la cosa più grave: Ghostbusters non fa ridere. 
Le battute non sono mai e poi mai costruite bene, non stemperano nulla perché nulla c'è da stemperare, non sono sardoniche o ispirate, sono messe lì e sembrano più frutto di improvvisazione (ma un'improvvisazione imbarazzata, come dicevo, non certo quella geniale di Bill Murray) piuttosto che di scrittura.
Il villain poi è più trasparente di tutti i fantasmi che si vedono messi insieme. La cosa peggiore del film.
Per fortuna Slimer riacquista il suo carattere anarchico e mangione

invece di diventare una mascotte parlante come nei cartoni animati.
E poi c'è tutta la questione "donne contro i fantasmi, oltre gli zaini protonici c'è di più". Ghostbuter power
Il riscoperto femminismo hollywoodiano, che funziona tantissimo quando si tratta di creare donne virtuose come Katniss o Furiosa, si frantuma di fronte alla semplicistica manovra "facciamo il cast al femminile" (ci aspettano diversi remake al femminile, primo tra tutti Ocean's 11). Ma che diamine di senso ha rifare un film connotato al maschile (e spesso famoso proprio per quello, vedi il bromanticismo imperante della serie Ocean), con attrici donne? Non è ancora più offensivo? Non è un finto femminismo misogino del tipo "anche le povere donne possono fare il lavoro dei fichissimi uomini". Non è come la frase "donna con le palle"? Per me lo è. 

L'unico vero atto di femminismo che avrebbe accontetato i fan sarebbe stato questo:

(È successo davvero? Era uno shooting di prova? È un fotomontaggio?)
Che poi l'hanno fatta la battuta più sessista di tutte? Basta cambiare la M con la V nel famoso slogan "E chi chiamerai?" e peggiorare tutto con "Nessuna".
Quindi vabbè, dopo vari annunci di remake con nuovi cast (Stiller, Rogen, Black, Rock) o addirittura film gemelli al maschile (Pratt, Tatum, Hill, Wayans?), hanno fatto un cast al femminile, ma nessuna delle protagoniste è "donna", nessuna affronta le avventure da acchiappafantasmi con personalità, c'è una piatta neutralità di genere che rende il tutto veramente inutile.
Ecco, non c'è peggior cosa per un film, dell'essere inutile.
Il regista ha fatto Le amiche della sposa, un film "apatowiano", con tanto di stesse attrici, che ricordiamo proprio nel suo essere femminile, non smaccatamente femminista. Se fai una cosa femminile, sei femminista di conseguenza.
Qui hanno basato molto comunicazione e tuttecose con lo scontro "maschi vs femmine", che si sa, è sempre andata patta come partita. Sì, anche patta nel senso di cerniera dei pantaloni, che tanto indossano entrambi indistintamente.
Insomma nessuno ti vieta di fare un reboot (vogliamo continuare a dire che fanno tutti schifo dopo Mad Max o che non possono guadagnare dopo Jurassic World o SW?), ma devi farlo bene, non con la paura del confronto. Il web la paura la sente, come i cani, e se hai paura diventi un bersaglio facile, il web ti azzanna il polpaccio e non lo molla finché non ti si stacca dalla gamba.
La paura del progetto She-Ghostbusters la si è respirata da subito, dai continui tweet in difesa di questo o quello, dal fatto di aver convinto alla fine quasi tutti (esclusi i morti e i Rick Moranis) i real Ghostbusters ad apparire in inutili cameo (quello di Bill Murray poi, signori ma che disastro! Si vede lontano un miglio che era davanti a uno schermo verde! Ma che cosa è?!), ma soprattutto dal risultato finale, risibile e imbarazzato.
Ad affossare ancora di più il tutto - qualora fosse possibile - il film è inzeppato di un product placement criminale, da H&M ad Amazon, da Walmart a un'attrice che mangiando le Pringles dice testuali "prova tu a resistere a questi dischi deliziosi"... giuro, lo dice proprio, è una battuta del film. È anche vero che tutta la serie non è mai stata esente dal problema, basta pensare ai Big Twinky usato come esempio da Egon (in italiano plumcake, ma in italiano nel secondo si parla pure di Laura Antonelli quindi...) che poi ha prodotto questo in una sorta di movie placement 

a questo articolo dove fa il punto del product placement, che comunque rimane una pratica veramente fastidiosa, quando poi è così smaccata (cacchio, una battuta promozionale addirittura!) diventa quasi penosa.
Domanda: c'è qualcosa da salvare in questo Ghostbusters? Sì: c'è il fatto che ai ragazzini piacerà, perché scevri da confronti o polemiche web, perché ci sono i fantasmi che "smerdano" la gente e vedere lo slime sappiamo quanto è bello:

c'è il fatto che il mostrone finale gigante non era poi così scontato (io ad un certo punto avevo scommesso su un Bill Murray gigante); c'è il fatto che le scene del combattimento finale coi fantasmi sono carine; c'è il fatto che... no, basta... ghostbasta, non ce n'è altre di cose salvabili.
Però il film alla fine, e nonostante tutto, sta ricevendo critiche benevole (forse una reazione anti-hater filtrata dalla paura di essere a loro accomunati ed essere accusati di maschilismo e razzismo?) e c'è già un po' di bella fan-art - mai bella come quella creata per CB da Giulio Castagnarosavàsansdir - ma intanto, e chi illustrerai?
Ah. Nonostante tutto ci ho rimediato la t-shirt, che è pure fica e fa quest'effetto. 

Poi anche un effetto con lo slime ma le foto non sono venute granché... Comunque voglio dire un'ultimissima cosa a questo Ghostbusters:

2x1 • Mosquito toast

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Ho visto due film itaGliani uno di seguito all'altro. Era notte, faceva caldo, io non riuscivo a dormire per colpa di una zanzara e dopo aver passato due ore così:
alla fine ho messo su le cose più "leggere" che avevo. Il primo che ho visto è
Un paese quasi perfetto
Trama: Fabio scolo

Ci sono delle storie che funzionano OGNI volta che le racconti.
Una di queste fa più o meno così:
Un giovane medico di città, stronzo e egocentrico, per una serie di sfortunati eventi è costretto ad andare a fare il suo lavoro in un paesello sperduto, ancora ancorato alle tradizioni, ai gossip, alla ruralità. Lo scontro è inevitabile.
Dopo un iniziale disprezzo per tutto ciò che lo circonda e diversi scontri con gli autoctoni (strambi, pazzerelli, scorbutici ma in fondo dal cuore d'oro) il giovane medico capirà che lì si respira aria più sana, il cibo è migliore, la gente è meglio e anche le ragazze sono più belle.
Alla fine, quando ci sarà da scegliere se rimanere nel paesello al costo di rinunciare alla carriera e agli agi della vita moderna, sceglierà il paesello.
Ecco, questa è esattamente la trama di milleduecento commedie, a cui ora si aggiunge la milleduecentunesima.
Peccato che, nonostante il canovaccio, ormai liso dal troppo utilizzo, ma ancora in grado di far il suo, funzioni, la malcelata faciloneria dell'approccio rovina tutto e rende Un paese quasi perfetto l'ennesima commedia trasparente, che sparirà dalla memoria, sia quella nostra, sia quella di chi ha partecipato, sia quella storica, appena dopo i titoli di coda.
Il problema maggiore è Fabio Volo (il personaggio, per l'uomo non spenderò troppe parole se non "voglio vedere voi se non scrivevate un altro libro se il primo ha venduto milioni di copie): non è un dottore troppo stronzo, anzi arriva al paesello e dopo due minuti si sente già cittadino onorario. Minimo mi sarei aspettato il Dottor Troy che arriva nel Paese delle Meraviglie.
I paesanotti, Paone, Orlando e Buccirosso (un trio che altrove ha fatto faville, ognun per sé...) doveva essere un'esplosione di gag, di divertimento e di professionismo, invece sembrano tre vecchietti che si affannano a salire i vicoletti del paese.
Solo mestizia, perché in fondo il film non riesce neanche a essere brutto, è solo un film il cui momento culmine del divertimento è quando quelli del ristorante del paese per accontentare i gusti metropolitani del dottore gli fanno il pesce crudo che a lui piace tanto, scrivendolo così:
[che per inciso. mi ha fatto ridere.]
Invece chi ci riesce perfettamente, a essere brutto, è:
Forever Young
Trama: Farà Sabrina

Che è la risposta faustobrizziana (suoi capolavori come Ex, Maschi contro femmine nonché Femmine contro maschi, a quei bei film corali di merda), ai film coi vecchi tipo Nonno Scatenato o Last Vegas, cioè quando gli attori vecchi che non accettano di invecchiare interpretano personaggi di vecchi che non accettano di invecchiare. Ce n'è da creare un wormhole che risucchia l'universo.
Cosa ci faccia Lillo (che perlomeno sta imparando piano piano a recitare) tra i vecchi non lo so.
Gli altri sono Bentivoglio (che sta appalesando la necessità di rovinare la sua carriera accettando praticamente TUTTI i film, è un po' il Nic Cage italiano ormai) che si fa le ventenni, la Ferilli che si fa i ventenne, Teocoli che prende in giro Linus e la fissa con la maratona e appunto Lillo che fa il DJ attempato scalzato dalla nuova leva Francesco Sole.
Esatto, con la scusa di fargli fare un personaggio messo lì solo perché ha uno stuolo di fan immeritato, hanno effettivemente fatto recitare Sole solo perché ha uno stuolo di fan immeritato. Altro wormhole che ci salva dall'implosione.
Forever Young purtroppo riesce pure a farti fare per sbaglio due risate (due di numero eh), ma solo grazie all'esperienza di un paio di coinvolti (appunto Teocoli e Bentivoglio), e soprattutto perché l'alternativa che stai vivendo mentre lo vedi è questa:
Ad ogni modo ho scoperto il modo per non cedere di nuovo alla tentazione di vedere due film itaGliani di seguito e passare invece una nottata elettrizzante:

♰ Anna Marchesini ♰

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♰ Anna Marchesini ♰
Bella Figheira, siempre.

Buddy Spencer

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The Nice Guys
Sul concetto di buddy cop movie siamo tutti esperti vero? Ripassino veloce?
movie will smith martin lawrence bad boys
Capito? Dai insomma i film in cui una coppia di poliziotti ben assortiti (il precisetto e il disordinato, il mattoide e il padre di famiglia, l'essere umano e il cane, il terrestre e l'alieno...) sono costretti a fare coppia e all'inizio le reciproche idiosincrasie li fanno uscire di testa ma poi entro la fine del film uno sarà pronto a rischiare la vita per l'altro, con tanto di possibile deriva bromantica.
Come sappiamo il più famoso e riuscito buddy cop della storia è Arma Letale
Scritto da Shane Black, a 26 anni. Io ne ho dieci (+1) di più e scrivo ChickenBroccoli. Ognuno raggiunge i suoi traguardi.
Comunque, dire che il concetto di "buddy" l'abbia proprio inventato Black mi pare azzardato, se penso alla coppia "buddy" per antonomasia mi vengono in mente loro
E, ovviamente, loro
ma di certo Black l'ha traghettata nell'epoca moderna, nel mondo della polizia e ne ha scritto le regole come fosse un decalogo da seguire, tipo Schema di Propp per le fiabe, lo schema di Black per i buddy cop movie.
Ha tentato anche di portarla nel mondo dei supereroi, Iron Man 3 aveva lunghe scene buddy tra Iron e War Machine.
Adesso Black torna con sceneggiatura e regia (ha fatto pochissime regie) di un buddy cop assolutamente perfetto nel suo essere buddy cop (non è dispregiativo, ma si porta dietro anche tutti i suoi limiti...).
Fine anni Settanta, Bud Spencer & Terence Hill Russell Crowe e Ryan Gosling investigano - a modo loro, il primo violento dal cuore d'oro, il secondo tenero e stupidotto - sulla morte di una pornostar (sempre un peccato...) e arriveranno a scoperchiare un giro losco che coinvolge criminali da strapazzo e politici importanti, killer spietati e foxy ladies.
Tutto gira bene, soprattutto l'alchimia inaspettata tra Russell e Ryan, che sembrano già essere una coppia destinata a fare mille film.
Certo vale sempre la regola del "se il regista è bravo", perché se prendi Russell Crowe, be' non si può dire che negli ultimi anni abbia avuto una carriera memorabile (da Umberto Smaila Ninja, a superologramma, a inabissamenti, a Muccino...), e invece qui ritrova una vis comica tutta nuova. Sembra proprio che Black, nella ricerca del "poliziotto imbolsito ma bravo a menar le mani" abbia proprio pensato "mmm... vediamo un po'... chi è che negli ultimi anni ha preso 20chili ma se gli faccio dare un cazzottone a qualcuno rimane credibile? MA CERTO!
Ed è perfetto.
Il fatto che qui in Italia abbiano paragonato fortissimo la coppia al dinamico duo Spencer-Hill (che sono stati per anni il nostro esempio di buddy più luminoso, forse anche l'unico) è assolutamente lecito. Ecco uno di quei momenti assurdi in cui un attore americano imita Bud Spencer, una di quelle cose che non avresti mai pensato di vedere.
Onore a Russell ma di più a Black che ne sfrutta tutti i chili di troppo e ci fa ricordare quando vent'anni fa spaccava le sedie con la sola imposizione delle falangi
Peraltro ritrovare insieme in un crime movie ambientato a Los Angeles Russell e kim Basinger fa sorridere, sembra proprio un seguito divertente di quel gran film che era LA Confidential.
E Ryan? Come se la cava? Quanti sguardling fa (per chi non sa cos'è lo sguardling ripassate qui)? Risposta: se la cava benissimo, senza neanche uno sguardling. Potevate crederci? È così.
Il suo investigatore, un po' tardo a dire il vero:
è un personaggio da amare senza se né ma. Fico sì, perché Ryan è fico di suo, ma per nulla metrosessuale com'è stato in tanti altri film. La sua ficaggine è limata da timidezza, ipocondria, paura del sangue e da una figlia da accudire (a dire il vero dieci volte più scaltra del padre). Ci voleva un regista che conosce bene la psicologia maschile per tirargli fuori un personaggio così umano, tra i migliori che ha mai interpretato (e posso dire di averli visti tutti).
Bravi tutti quindi? Film perfetto? A dire il vero no, perché la trama è un po' troppo ingarbugliata e nonostante ci siano scene pazze e memorabili
alle volte un po' di fatica a seguire gli eventi.
Ma alla fine perdoni tutto, perché la coppia è stupenda e vorresti già sapere che ci sarà un seguito (improbabile), e poi sarà che il buddy movie fa breccia sull'animo maschile dell'amicizia virile che tutti vorrebbero avere, quindi viva i buddy movie.
La ricostruzione dei Seventies è perfetta (ti sembra proprio che ad un certo punto possano apparire i protagonisti di Boogie Nights), sin dalla promozione animata:

e dai poster con la grafica d'epoca
e dai i vestiti che tentano di lanciare la moda revival dell'estate (che ogni 4 anni ritorna la moda revival Settanta, dopo l'anno del revival 60 e prima di quello 80)
A proposito di promozione, i due si sono divertiti parecchio
anche a punzecchiarsi come solo i veri amici maschi sanno fare:
La coppia è fatta, ora dateci altri film con Russell/Gosling. C'è anche chi ovviamente visualizza la parte homo con la fan art più disparata:
Certo questo (bravo) ci è andato veramente sotto col film. Altre 3 cosette:

NOTTE BROCCOL ANTEPRIMA • Lights Out

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Se da una parte l'aspettativa genera mostri, di quelli che non ci dormi la notte, appunto, di quelli che anche se il film si rivela carino tu l'avevi aspettato talmente tanto che ti saresti accontentato solo di un film tra l'ottimo e il capolavor, c'è da dire che se poi il film è particolamente di merda, rischi proprio di diventare l'uomo senza sonno.
Una cosa è tradire l'aspettativa, una cosa è fare un film brutto anche per chi quell'aspettativa non ce l'ha mai avuta.
Parleremo di questo e di altro, in questa notte di agosto che tanto si adatta alla mitica Notte Broccol, presa di patta dalla Notte Horror italiaunesca di tanti anni fa. Quante nottate in pantaloncini e canottiera con il caldo che faceva a vedere corpi squartati e teste mozzate: sangue sangue sangue. Era un ciclo estivo.

Sì. L'ho detta. Ma non preoccuparti... finirà presto... andrà tutto bene...


Quello che mi preme è parlare di quanto diamine ho atteso
Lights Out
Trama: Vedi Diana

...e di quanto sia rimasto deluso.
Se ogni tanto vi capita di passare di qui su CB (cioè intendo ogni tanto durante il giorno oltre la capatina quotidiana - e da qualche tempo anche notturna, come il bagno in pratica - obbligatoria) vi sarete accorti che ho messo mille volte in mille occasioni diverse questo cortometraggio:
Che è fichissimo. 
Ed è fichissimo e paurosissimo per tutta una serie di motivi, tra i quali:
- non si perde in spiegoni;
- il mostro fa paura perché sta lì fermo e basta, gioca a 1 2 3 stella con la tua vita;
- la protagonista è tipo la mia vicina di casa, il che la rende perfetta per un film horror, ci si riconosce proprio nella sua normalità, nel suo accendere e spengere la luce incredula, altro che scream queen;
- la regia è tanto semplice da essere perfetta, che altro serve oltre un corridoio, una lampadina e una silhouette paurosa?
- è una minuscola storia horror che funziona al 100% senza nessun additivo aggiunto, effetti speciali minimi, nessun virtuosismo, solo brivido.
Il regista, David Sandberg, ne ha fatti anche altri di corti paurosi:

ma nessuno supera Lights Out. Era normale che qualcuno lo notasse.
Purtroppo quel qualcuno è stato James Wan e tutta la combriccola sua, che ora fanno gli horror un tanto al chilo, tutti uguali tipo questo, questo e questo, e costringono anche gli altri a farli uguali se vogliono avere un qualche appeal (vedi questo, questo e questo).
Perché è stata una sfortuna che proprio Wan sia il produttore di Lights Out? Perché tutti gli elementi aggiunti al cortometraggio sono inesorabilmente immondizia.
La giovane con issue con la madre e quindi scappata di casa e poster di band heavy metal sulle pareti (il disagio giovanile), la madre pazza sin da piccola che in manicomio ha incontrato una più pazza di lei, morta in circostanze (cioè stanze piene di pagliacci? indagare) misteriose, che ora la "infesta" apparendo tipo fantasma nel buio, ragazzino spaventato ma anche un po' coraggioso, problemi famigliari risolti grazie all'unione che fa la forza per sconfiggere il demone di turno, una casa di almeno tre piani (cantina per le scene buie, piano terra per quelle di spiegoni, primo piano per le scene in camera da letto, alla bisogna soffitta per ritrovamento vecchie foto e rumori molesti), e volume altissimo per farci prendere un colpo quando serve.
Tutto già visto, già sentito, già digerito.
Che poi io alle volte dico che il già visto è solo frutto di topos, altre dico che è una merda.
Il problema infatti non è che Light Out sia pieno di situazioni ormai stanche per i film horror, il problema grave è che sono tutte scene bruttissime, recitate malissimo, scritte peggio, sono brutte. Quindi se mi fai una cosa risaputa e la fai bene, ok, se fai la cosa risaputa e la fai pure male, sparati. Punto e a capo.
La domanda è d'obbligo: possibile che una tale maestria nella breve durata si distrugga solo perché diluita a minutaggio film? Possiamo dire addirittura che in Italia non è successo... ed è dovuto succedere proprio nell'horror? E proprio con Sandberg?
Peccato poi perché il mostro in questione - Diana, 'sta demonaccia nera nera e cattivissima - funziona benone anche nel film

infatti quando ci sono gli attacchi di Diana, che si può muovere solo nel buio, il film torna ad essere più che buono, i giochi di buio/luce che tagliano le inquadrature sono fatti sempre benissimo

e poi la paura atavica del buio che nasconde il mostro è talmente forte di suo.
There’s no escaping her in the darkness… #LightsOut, in theaters now. http://tickets.lightsoutmovie.com/
Peccato che tutto il resto sia così penoso. L'origine di Diana aka ragazzina incazzata in manicomio che trasforma la propria rabbia in demoniaca presenza è talmente risaputa (qualcuno ha detto Sadako/Samara?) stempera ogni passione per il mostro. Era meglio il corto anche perché non sapevamo da dove veniva quel demone, c'era e basta, e voleva te; è come se mi avessero spiegato il demone di It FollowsCerto se questo film lo girava David Robert Mitchell come si sarebbe intitolato? L'AIDS out?

Dai... è quasi finita... manca poco... resisti, non ti preoccupare, so che sei forte...


Per non parlare del cambio di attrice. Sarò impopolare ma scegliere l'ennesima attricetta bionda confondibile con altre mille attricette bionde e far fare solo un cameo alla vera protagonista designata, così comune, così cicciottina, così perfetta nella sua imperfezione, è un'ingiustizia vera, palesemente imposta dalla produzione perché "ce deve mette''sta ragazzina bionda bona, non la fidanzata tua cicciona" (questo era sempre Wan che parlava romanesco, infatti Wan è il diminutivo di AWANagana).
Per fortuna anche l'ultimo corto di Sandberg ha la ragazza come protagonista (e lui stesso):

Un po' tutti gli attori di contorno sono penosi e infatti sconosciuti (viene prima l'uovo o la gallina? Sono sconosciuti perché penosi o penosi perché sconosciuti?); tranne Maria Bello in versione "ah sono un'attrice? Ma pensa...". 
Che peccato sia stato proprio Wan a prendere sotto la sua ala protettiva Sandberg, è stato sfortunato nella fortuna, a lui comunque non adduco nessuna colpa, si respira proprio aria da pressione della produzione tipo "lo so io cosa è meglio per te: uno spiegone! Anzi metticene due... facciamo tre, dai"). 
Lights Out si è già prenotato uno spazietto nello scaffale "dimenticatoio", il che, lo ribadisco non fosse chiaro, è davvero ma davvero un gran peccato.

Ma ora spengiamo la lucetta gadget che mi hanno regalato all'anteprima e non pensiamo più ai demoni neri che si nascondono nel buio:
AAAAHHHH madonna che paura questo corto! WAN FACCIAMOCI UN FILM! Se lo facciamo vinciamo entrambi! È una Win/Wan situation


Ora puoi dormire... non è successo niente...


Zio Broccolia

CB ANTEPRIMA • Il drago invisibile

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Il drago invisibile

Trama: Miss Elliott

La Disney ha una tradizione draghesca non indifferente:
E uno dei più famosi, forse l'unico che merita l'appellativo di protagonista è proprio Elliott, il dragone gay verde e rosa
anche se ammettiamolo, il film è uno dei meno famosi tra quelli Disney, e sicuramente il meno famoso tra quelli che mixavano live action con disegni animati, tipo Mary Poppins e Pomi d'ottone e manici di scopa (fa pensare il fatto che tutti ci ricordiamo di Roger Rabbit come il primo film del genere), quei film in cui attori veri interagivano con disegni animati:
Poi oh, magari sbaglio a non esseremelo mai cagato.
Comunque, dire che questa è l'ennesima trasposizione Disney da cartoon a live action è abbastanza sbagliato, è un remake, che passa dall'animazione alla computer graphic, e perde.
Dopo il primo Alice la Disney ha iniziato a fare tutti i film in live action (Maleficent, Cenerella, Oz, Il Libro della Giungla, riAlice...) e sta creando quella sorta di universo condiviso marveliano con tutti gli eroi delle fiabe che può. 
Rifare Elliot pare un po' tirato per la coda, sinceramente, ma va bene, rifacciamo tutto, uno ogni tanto verrà pure bene. Non è questo quell'uno ogni tanto.
Il problema del film è il suo essere totalmente e terribilmente nella norma, non c'è uno aiutami a dire un motivo di interesse.
La storia è di un tipico che affloscia: ragazzino fa incidente in macchina, i genitori muoiono, viene adottato da dragone verde invisibile che vive nella foresta dei monti Appalachi (potrebbero non essere gli Appalachi, mi piace solo dirlo). E siamo già al terzo ragazzino, con Mowgli e Tarzan, ad andersene per tronchi e alberi mezzo nudo quest'anno.

A un certa viene trovato da  una guardia forestale materna e ambientalista (figlia dell'uomo che sussurrava ai draghi, Robert Redford che mostra l'unica pelle di drago che si vede nel film) e viene "adottato" e messo sulla retta via della civiltà, tipo Ragazzo Selvaggio per capirci.
Quando inizia a parlare del Drago tutti stanno lì a dire "eccone un altro con l'amico immaginario"... ma. Ovviamente il drago si appalesa (infatti stava sui monti Appalachi), e tutti all'inizio "paura! Ammazziamolo o vendiamolo al circo" ma poi "ah no guarda, è buono", tutti tranne uno che resiste nel suo "paura! Ammazziamolo!" quindi si prende un paio di schiaffoni in più prima di dire anche lui "ah no, è vero, è buono".
petesdragon  movie disney dragon reaction gif
A parte alcune lacune lampanti tipo il fatto che il ragazzino rimane orfano a 4 anni mentre sta imparando a parlare (proprio mentre sta imparando a parlare, la scena è proprio di lui con un libro in mano che impara le parole) e poi dopo sei anni quando lo ritrovano parla benissimo con vocaboli che dove li avrà imparati? Dal drago muto?, la storia non ha verve, non ha coraggio, non ha momenti topici, solo momenti tipici, tipo quello del volo in groppa

Disney’s Pete’s Dragon movie disney dragon reaction gif
che insomma...

Gli adulti del film sono più invisibili del drago, e ce ne vuole per far diventare invisile Bryce Dallas figlia di Richie Cunningham:

Soprattutto dopo la prova di Jurassic World.
Persino i cattivi -  in effetti solo Grumpy Karl Urban - non fanno paura a una mosca.
C'era la volontà o la necessità di fare per forza un film che non facesse male a nessuno? Ancora vogliamo credere che i ragazzini siano porcellane da mettere sotto dieci campane di vetro? Oltre la scena iniziale (il ragazzino che chiama "mamma" e lei che non risponde), il resto delle emozioni è attutito. Neanche una bella scena finale in cui il drago ci muore davanti e poi - ok lo so che non possiamo avere un altro Artax nel 2016 - rivive per la felicità di grandi e piccini.
Parentesi su Elliot, il drago invisibile nomen omen.
Mettiamola così. Elliot è un cane. Grande, verde, con la coda, sputa fuoco. Ma è un cane. Bello cagnolone delicato ma la gente questo non lo sa.

Quindi se vi piacciono i cani magari vi piacerà la sua psicologia protettiva e sacrificale, di quelle che accudiscono il loro "padrone" e gli pace essere accarezzati e riportare il bastoncino, nel suo caso un tronco

Si dà il caso che dalle mie parti ci innamorammo qualche anno fa di tutt'altro drago, lui:

E lui, Sdentato, era un gatto. In tutto e per tutto.
Potete trarre le vostre conclusioni su quale sia il mio drago preferito e su l'effetto che mi ha fatto Elliot. Ci vuole tirare fuori l'empatia a forza proprio come fanno i cani che si mettono sotto il tavolo e ti elemosinano i rimasugli con gli occhi languidi.
Il riassunto è in questo meme, dove Elliot è sopra e Sdentato è sotto:

Intanto la Disney imperterrita continua a sfornare film dai classici. Ci aspetta questo:

Lo andremo a vedere? Ma certo, ma certo...
Gente sui draghi. Gente sui draghi everywhere:



A proposito della madre dei draghi, se la Disney avesse fatto GoT:
Ma Elliot, quello vero, quanto era grande rispetto a tutti gli altri draghi famosi?

Qui si approfondisce ancora meglio.
Ah, come in ogni anteprima Disney che si rispetti, ci ho rimediato un gadget, e devo dire che non si fanno MAI parlare dietro. Roba che anche se non mi piacciono i cani, sono stato ore e ore e ore a fare così sul diario con il perlo di drago intorno che mi hanno regalato:

(Questa gif è inquietante, me ne rendo conto.)

CB ANTEPRIMA • Suicide Squad

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Suicide Squad
Trama: Piccolo invito a inviare i Suicide

Fa caldissimo. 
Mi si sciolgono le dita sulla tastiera.
Ho visto Suicide Squad ieri in anteprima e sapete che c'è, gli haters della DC e in generale tutta la diatriba Marvel vs DC hanno rotto un po' i coglioni. Sono diventati una sottorottura di coglioni di una più ampia rottura di coglioni, cioè quello che al momento rappresentano un po' tutti i cinecomics: sono troppi, non fa in tempo a uscirne uno che già parlano di quello dopo, si esaurisce l'entusiasmo e la curiosità prima ancora di vederli, TUTTI gli attori che respirano (e alcuni che non respirano più da decenni) sono o sono stati in un cinecomics. Hanno creato il loro fandom sull'hype e l'hanno spremuto talmente tanto che esiste più hype: "Come? In Avengers Infinity War ci saranno 64 personaggi? YaaawwwOH! ATTENZIONE! DOMANI PRECIPITAZIONI SPARSE! PAZZESCO!!
È chiaro che piano piano si sgonfieranno... come hanno già fatto gli young adult distopici. 
Però SS si aspettava perché a parte il battage promozionale impressionante, ci sta joker, ci sta Margot, ci sta che doveva essere un film matto pazzo, e quindi mi sarei anche ripromesso di scrivere una recensione dettagliatissima e puntuale (di quelle che hanno reso famosi tantissimi siti. Tranne ChickenBroccoli.), ma, non so se l'ho già detto, fa troppo caldo.
Allora com'è come non è faccio come ho fatto con gli X-Men (com'x men come non xmen), cioè la lista giffosa (dove queste gif sono fiche) dei personaggi in ordine di ficaggine dal primo all'ultimo. Partiamo col più fico!
1. Slipknot
No. Scherzo. È un coglione. Utile solo a scigliere un minuscolo nodo di sceneggiatura (gli serviva una vittima sacrificale). Non è degno manco della clip iniziale che presenta il personaggio, arriva, se ne va, chi era?
1. Harley Quinn
Eddai che si sapeva. Margot Robbie sta vivendo il momento suo. Peraltro con un percorso inverso, almeno a ficaggine, di tutto rispetto. Intendo dire che la prima volta che l'abbiamo vista stava così:

Per il resto della sua carriera si può permettere di recitare anche con un saio addosso ed essere stupendamente bellissima uguale. Per fortuna non c'erano saii (?) sul set di SS:

Harley è il personaggio che ti ricordi di SS: bella, gomma americana ciancicata come la Bellucci dei Mitici colpo gobbo a Milano, strafottente e letale al punto che merita la cella di Hannibal Lecter.

Certo, alcune battute sono forzate e non è quando le cuciono addosso la parte della "suicide girl simpa pazzerella" che funziona di più. Funziona quando ti ricordi che fa tutto per il suo uomo, il Joker, alla faccia delle femministe.
2. Incantatrice
Altro giro di corpi altro regalo di capolavoro di ragazza. La ipermegagigamodella è un cattivo fichissimo, una strega che impossessa una pinguana e che quando prende il sopravvento si sostituisce a lei girando, letteralmente, il corpo come un pedalino.
Purtroppo entro fine film si trasforma in una ballerina di zumba (le ho visto chiaramente fare anche passi di Lambada e Macarena) che fa il verso a Zuul dei Ghostbusters

Ma finché si limita ad essere strega bacheca che esce rivoltando persone, bella. Devo dire bella.
3. Deadshot
Will Smith ormai è come Pippo Baudo, è un gran professionista. Certo, in un film in cui dove dovevano essere tutti pazzi, lui è il più moderato, anzi si fa prendere pure dai rimorsi troppo spesso. A Will l'ha fregato il figlio, sempre detto. Il figlio e Muccino.
Il suo killer prezzolato con una mira infallibile però funziona. Will è la sicurezza, quello che continua a meritare il primo posto nei titoli di testa, insomma c'è chi ci sa fare, come lui, e cecchino.
Ma al personaggio piacerà prendere l'aereo? Sai, per i check in.
AHAHAHAHAHAHAHAH. Era la risata di
4. Joker
Non è Nicholson. Non è Ledger. Ormai fare il Joker è diventato uno spauracchio, sempre con la paura del confronto.
Ma il Joker di Leto ci sta. È a tutti gli effetti una rockstar a cui piacciono i locali, i soldi, l'omicidio. Il Joker della magliana insomma.
La cosa bella è stata che in sala c'erano Mainetti e Santamaria. E penso ai loro sorrisi sornioni quando hanno visto che 'sto nuovo Joker ha tanto, ma davvero tanto, da spartire con lo Zingaro.



E questa volta non possono certo dire che gli italiani hanno copiato gli americani. Italia - America 1 a 0! (Anche se il punteggio era su 0 a 2563. Dai riazzeriamo quando esce Il ragazzo invisibile 2. Già...)
Bellissime (addirittura meglio di quelle di Ledger) le maschere dei suoi scagnozzi

5. Pyro El Diablo
Sì dai è Pyro degli X-Men, il solito che ha il potere del fuoco e se non si controlla brucia tutto. La cosa in più è che gli puà dare delle forme. La cosa brutta è che in realà è impossessato da un demone di fuoco fatto maluccio in CGI.
Però il personaggio funziona.
6. Killer Croc
Lui è fico. Dice due battute per puzza e ha una genesi davvero inquietante:
È il mostrone del gruppo e quello fa: il mostrone.
6. Katana

Da qui in poi sono un po' meno belli. Ma funzionano. La cosa davvero buona di SS è che sì, i personaggi sono tutti più o meno sopra il gradino della ficaggine. Non c'è nessuno che dici proprio che sfigato. Ok, tranne il primo.
Katana è un po' uguale alla Oren Ishi da giovane di Kill Bill, ammazza e taglia a pezzi col metallo giapponese, ma lo fa per vendetta non per gusto personale.
7. Rick Flag
Il mio amore per questo attore (bravissimo in The Killing, purtroppo coinvolto nel remake di Robocop... non ve lo ricordavate il remake di Robocop eh?) mi fa piacere il suo personaggio forse anche oltre il dovuto. È l'unico normale, senza poteri, lo spinge l'amore per la posseduta (lo capisco non è bello quando qualcun altro impossessa la tua ragazza), soldato. Fico dai, fico.
7. Capitan Boomerang

Doveva far ridere tantissimo. Fa ridere un po', non lascia molta traccia. St'attore non ne imbrocca una ma lavora un sacco. Misteri.
7. Capitan Boomerang
Qui si leggeva a destra e manca che si mangiava a colazione tutti gli altri. Francamente m'è sembrata una cattiva che manco sa quello che vuole lei dalla vita di cattiva. Il fatto che sembri cattiva è solo dato dagli occhi da triglia. Capito l'occhio da triglia ti frega. Come quando Forest Whatecker fa il cattivo, ti guarda con l'occhio da triglia e pensi "ma figurati questo è un bonaccion" e non arrivi a "bonaccione" che sei appeso al soffito con dei ganci.
Insomma una cattiva/barra/potente non così potente/barra/cattiva.
Ecco. Suicide Squad non è così merda come lo dipingono.
Fa un sacco di chiasso, questo sì, fa un sacco di casini con la sceneggiatura, tenta di mettere gli errori sotto il tappeto con un montaggio serratissimo (ma non fatto molto bene) e cerca di distrart con la colonna sonora più furba del 2016:
Ma oh, io mi sono divertito, più di Civil War, per dire. E pure più di Batman v Superman (per dire che qui non si fanno distinzioni non conta un cazzo nessuno qui si disripetta feccia come asgardiani, gothamesi o kryptoniani.
SS non è il disastro che vi stanno raccontando. Non è un capolavoro, soffoca sotto la voglia della Warner di inseguire la Marvel creando a forza in pochi film l'universo condiviso (appaiono un po' di personaggi che vedremo presto qui:

no. Non appare Gal Gadot. Penso che Margot Robbie e Gal Gadot nello stesso film siano vietate dalla legge.
Insomma SS come filmazzo di gente che spara va strabene! E poi oh, preferivate Margot e Will in film inutili tipo questo?
Per il resto basta veramente con questo ostracismo assurdo (cit. Tony Brando, altro supereroe di tutti noi) verso i film DC, avete voluto tutti un cinecomics a settimana? Ora andate al cinema e non rompete i maroni, altro che far chiudere Rotten Tomatoes... oddio... senza più pomodori la gente potrebbe inizare a consumare Broccoli...
Fa caldo. Ho bisogno di un cappottino frescodilana, Jared prestami il tuo, il colore è broccolo al punto giusto:
Un paio di cose carine trovate al volo:
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